ATTENZIONE: QUESTO ARTICOLO CONTIENE SPOILER PER AMAZING FANTASY 1000
In occasione dei 60 anni di Spider-Man, Marvel Comics ha pubblicato Amazing Fantasy 1000, numero celebrativo della testata su cui apparve il personaggio per la prima volta (qui i dettagli). L’albo contiene storie brevi firmate da importanti fumettisti (Dan Slott, Giuseppe Camuncoli, Jim Cheung, Jonathan Hickman, Marco Checchetto, Terry Dodson, Olivier Coipel e tanti altri), e da autori ospiti come Ho Che Anderson (fumettista autore di Martin Luther King), Armando Iannucci (sceneggiatore delle serie tv The Thick of It e Veep – Vicepresidente incompetente che firma una storia sulla manipolazione delle notizie al Daily Bugle) e Neil Gaiman, che torna a scrivere un fumetto Marvel dopo diversi anni di assenza.
Nel fumetto, intitolato With Great Power…, i disegni di Steve McNiven – fluidi e pulitissimi – mostrano un piccolo Neil Gaiman leggere le avventure di Spider-Man in una rivista inglese, Pow!, che li pubblicava insieme ad altre storie e allegando un regalo, in questo caso una pistola a tema arrrampicamuri, che però è andata persa. Mentre sfoglia la rivista, sotto un’albero nella sua casa in Sussex, il piccolo Neil Gaiman fa la conoscenza del vero Spider-Man, venuto a controllare «come sta il mio fan numero uno».
La storia salta poi avanti nel tempo per rievocare un fatto realmente accaduto: nei primi anni Duemila, Neil Gaiman, ormai adulto, è a New York insieme a Jonathan Ross, conduttore tv e appassionato di fumetti, che sta girando un documentario su Steve Ditko. I due stanno per incontrare il creatore di Spider-Man ma, mentre nel documentario – uscito nel 2007 con il titolo In Search of Steve Ditko – Ditko vieta che la conversazione venga filmata e costringe l’operatore (e gli spettatori) ad aspettare ai piedi del palazzo, il fumetto mostra invece l’incontro dalla prospettiva dell’autore di Sandman.
Nel piccolo studio di Ditko («che assomigliava allo studio di un dentista» dice l’autore), c’è anche Spider-Man ad aspettarli sul divano, intento a leggere un fumetto. Mentre Ross parla con Ditko della carriera di quest’ultimo, Neil Gaiman si intrattiene con Spider-Man, che però non si ricorda di lui («incontro un sacco di persone») e vuole solo essere lasciato in pace, nonostante lo sceneggiatore continui a ciarlare sul fatto di aver scritto una storia, 1602, in cui Peter era tra i protagonisti.
Terminata l’intervista, Ross trascina Neil Gaiman fuori dallo studio. Ditko ha firmato loro alcuni suoi fumetti e i due sono entusiasti. Anche Spider-Man esce dallo studio e, prima di volteggiare tra i palazzi, regala a Neil la pistola giocattolo che aveva perso da bambino.
Mentre gli altri autori di Amazing Fantasy 1000 hanno scritto e disegnato storie abbastanza canoniche, Neil Gaiman ha scelto dunque di raccontare la propria esperienza di lettore-autore con Spider-Man, mettendosi in scena in prima persona e, nel suo classico stile, intrecciando realtà e fantasia fino a farle diventare indistinguibili.
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