3 cose dell’episodio 3 di “She-Hulk”, spiegate

ATTENZIONE: QUESTO ARTICOLO CONTIENE SPOILER

she-hulk episodio 3

Come succede per le altre produzioni dei Marvel Studios, anche la serie tv She-Hulk: Attorney at Law – che ha esordito il 18 agosto su Disney+ – presenta molti rimandi, citazioni, strizzatine d’occhio a fatti fumettistici (e non). Abbiamo così selezionato le curiosità più significative dell’episodio 3.

Wong around

Nell’episodio 3 di She-Hulk entra in scena Wong (interpretato da Benedict Wong), lo Stregone Supremo della Terra – avendo ereditato tale titolo dal Doctor Strange durante il blip – nonché nuovo uomo ovunque di questa Fase 4 del Marvel Cinematic Universe, un po’ come il Nick Fury degli esordi.

In meno di un anno e mezzo Wong è infatti apparso in Shang-Chi e la leggenda dei Dieci Anelli e Spider-Man: No Way Home e ha avuto un ruolo da co-protagonista in Doctor Strange nel Multiverso della follia, prima di arrivare anche in She-Hulk: Attorney at Law. A parte il collegamento fra il film di Shang-Chi e questo episodio – dovuto alla presenza di Emil Blonsky/Abominio – non sembra però esserci un vero e proprio disegno comune.

Nei fumetti, Wong è un personaggio del tutto diverso. Creato nel 1963 da Stan Lee e Steve Ditko, per anni è stato un servitore di Stephen Strange, quasi il suo maggiordomo, oltre che suo allievo. Wong discende dal monaco cinese Kan che, come penitenza per essersi fatto manipolare da un mago malvagio, giurò di dedicare la sua vita e quella di tutti i suoi discendenti maschi ad aiutare chi usa la magia a fin di bene, entrando dunque al servizio dell’Antico.

Runa e Megan Thee Stallion

Il personaggio di Runa non sembra avere un corrispettivo nei fumetti di Marvel Comics. L’unica ad avere questo nome è infatti una Valchiria, non un elfo della luce come in questo caso. Semplice caso di omonimia e nulla più, quindi. Nei fumetti, oltretutto, questi elfi non hanno poteri da mutaforma.

Nell’episodio, Runa è messa sotto processo per aver preso le sembianze della rapper americana Megan Thee Stallion, che poi fa un cameo nella scena post-credits, nel ruolo di se stessa, come nuova cliente di She-Hulk. Per la rubrica “statistiche superflue” (appena inaugurata da me), era da Iron Man 2 (con Elon Musk) e Iron Man 3 (Joan Rivers e Bill Maher), rispettivamente del 2010 e del 2013 che una celebrità non appariva in una produzione dei Marvel Studios interpretando se stessa, come fa notare Inverse.

La Squadra di Demolizione

Nel finale dell’episodio 3 di She-Hulk, fa il suo esordio nel Marvel Cinematic Universe la Squadra di Demolizione (o Squadra Distruttrice, in originale Wrecking Crew), un super gruppo di criminali che nella sua carriera ha affrontato svariati super eroi Marvel, con una predilezione per Thor e i Vendicatori. Sia nei fumetti che in tv, il gruppo è composto da Demolitore, Bulldozer, Piledriver e Thunderball.

Il Demolitore – che ricevette la sua super forza da Loki per combattere il dio del tuono – fu creato da Stan Lee e Jack Kirby nel 1968, su The Mighty Thor 148. A lui si aggiunsero poi alcuni anni dopo gli altri tre, per la precisione su Defenders 17 del novembre 1974, in una storia di Len Wein e Sal Buscema.

Nella serie tv, sembra che la Squadra di Demolizione abbia un’origine simile alla sua versione fumettistica. Anche se non sono dotati di super poteri, i membri del gruppo sono infatti in possesso di armi asgardiane. Difficile però che il “capo” che citano possa essere Loki. Io punterei invece su Samuel Sterns/il Capo, classico nemico di Hulk, che avrebbe dovuto essere il nemico principale del sequel di L’incredibile Hulk, se la produzione non si fosse arenata. Ora che con She-Hulk: Attorney at Law quel film è tornato a essere citato nel Marvel Cinematic Universe, perché non riprendere anche quella sottotrama rimasta aperta?

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