7 fumetti ambientati a Lucca (e a Lucca Comics)

La città di Lucca e Lucca Comics & Games – la più grande manifestazione europea dedicata al fumetto e all’intrattenimento – sono state negli anni ottimi spunti narrativi per storie a fumetti che hanno utilizzato a scopo drammatico, comico e spesso metanarrativo la kermesse e i luoghi celebri della provincia toscana. Celebriamo la creatività degli autori con una selezione di storie ambientate a Lucca, per (ri)scoprire la città attraverso la lente dei fumetti, tra Paperi, Topi e investigatori dell’occulto.

Paperino e il mistero di Lucca, di Paolo Marongiu, Giovan Battista Carpi e altri (1992)

In Paperino e il mistero di Lucca, pubblicata su Topolino 1927, Zio Paperone, Paperino, Qui, Quo e Qua sono in viaggio d’affari in Italia ma decidono di fare una deviazione nella città di Lucca. I nostri eroi rimangono affascinati dalla bellezza di questa splendida cittadina toscana, ma ben presto notano che tutto sembra essere stato lasciato letteralmente intatto dai tempi del Medioevo, come se Paperone e nipoti fossero davvero piombati nel passato. Si scoprirà poi che era una ricostruzione storica organizzata dalla città per celebrare le icone del fumetto venute in città.

La storia fu scritta da Paolo Marongiu, all’epoca ventiseienne di Oristano laureando in fisica, che aveva inviato il soggetto nell’ambito del concorso “Il mondo Disney e la città di Lucca”. Fu disegnata da Giovan Battista Carpi insieme ad alcuni disegnatori della Scuola Disney (Alessandro Perina, Andrea Freccero, Andrea Nicolucci, Claudio Sciarrone, Fabio Celoni, Paolo Mottura, Roberto Santillo, Sara Storino e Stefano Mirone).

Martin Mystère, di Alfredo Castelli e Giancarlo Alessandrini (1992)

martin mysère fumetti ambientati lucca comics

Nell’ottobre 1992, Martin Mystère e Java sono in Toscana per indagare le similitudini tra le leggende toscane e i miti arturiani, in particolare quello di Galgano, un guerriero del XII secolo che, dopo l’ennesima uccisione, disgustato dalla guerra, piantò la sua spada in una roccia, e quello del Graal, che nella versione toscana è un’ampolla con il sangue di Gesù crocifisso. A Lucca però sono i giorni di una gremita manifestazione fumettistica, che si tiene al palazzetto dello sport, e i due protagonisti fanno la conoscenza di fan, personaggi dei fumetti e del mercante e collezionista Duca Renaldo, appassionato di Martin Mystère ma segretamente interessato a impossessarli della spada.

Pubblicata su Comic Art 96 dell’ottobre 1992 e realizzata da Alfredo Castelli e Giancarlo Alessandrini, in questa avventura senza titolo di Martin Mystère (ribattezzata La spada nella roccia nella recente antologica Martin Mystère in Comicsland) compaiono molti luoghi storici della città, dai monumenti ai ristoranti (come la Buca di Sant’Antonio), e volti noti del fumetto italiano – Renaldo è una caricatura di Rinaldo Traini, direttore di Comic Art e tra i fondatori di Lucca Comics, ma ci sono anche camei fugaci di Paolo Eleuterio Serpieri, Antonio Vianovi, Franco Fossati e altri.

Paperino e l’introvabile Topolino, di Bruno Sarda e Valerio Held (1993)

Nel 1993, Bruno Sarda e Valerio Held firmarono questa storia metanarrativa pubblicata per la prima volta su Topolino 1979. In Paperino e l’introvabile Topolino Zio Paperone, Paperino e i tre nipoti sono a Lucca durante l’annuale fiera del fumetto. Vengono a sapere che il primo numero di Topolino libretto vale una fortuna.

Ancor di più però vale l’unica copia del numero uno in cui Topolino non ha la coda. La ricerca prosegue tra gag e siparietti, finché Paperino non trova l’agognata copia, che viene però rovinata da un aspirante disegnatore che vorrebbe lavorare per il settimanale e che, pensando si trattasse di un refuso grafico, ha “aggiustato” la copertina.

Segreti lucchesi e Mysteri Diabolikamente Lucchesi, di Robin Wood, Carlos Gomez e altri (2012)

Nel 2012, il Museo del fumetto e dell’Immagine di Lucca varò un’iniziativa di promozione culturale che prevedeva, oltre alle abituali mostre, la creazione di tre fumetti ambientati a Lucca. I tre personaggi scelti come protagonisti furono Dago, Martin Mystère e Diabolik.

Ideato da Robin Wood e Alberto Salinas nel 1980, Dago è un fumetto storico e d’azione, ambientato nell’Europa del Cinquecento, che segue le vicende di un nobile veneziano costretto da una congiura a scappare e diventare un avventuriero giramondo dopo essere stato catturato da pirati turchi e venduto come schiavo.

Realizzata su un’idea di Angelo Nencetti, direttore del Museo del fumetto di Lucca, con il soggetto e sceneggiatura di Robin Wood e i disegni di Carlos Gomez, la storia, intitolata Segreti lucchesi, fu pubblicata in otto puntate sul settimanale Lanciostory e vedeva intrecciarsi le vicende di Dago e di personaggi celebri come Giacomo Puccini, Giuseppe Verdi, Giuseppe Garibaldi, Francesco Burlamacchi, Carlo V ed il papa Paolo III, sullo sfondo di Lucca e dei suoi territori circostanti.

Dago era già stato protagonista di una storia con ambientazione lucchese qualche anno addietro, in Il sapore amaro della vendetta, che vedeva la presenza della cittadina, di Micheleangelo Buonarroti e perfino i cameo di qualche personaggio noto nell’ambiente (tra cui l’allora direttore di Lucca Comics, Stefano Beani).

Le storie di Martin Mystère e Diabolik, invece, intitolate Mysteri Diabolikamente Lucchesi, furono firmate da Alfredo Castelli, Lucio Filippucci (insieme a Giancarlo Alessandrini) e Giuseppe Palumbo, e vedevano i due personaggi impegnati in un’avventura con al centro un segreto svelabile solo attraverso l’ausilio di un libro misterioso le cui pagine sono nascoste e disseminate da secoli in luoghi del centro storico della città di Lucca.

Ringo: All’ultimo respiro, di Roberto Recchioni e Diavide Gianfelice (2015)

orfani fumetti ambientati lucca comics

Creata da Roberto Recchioni ed Emiliano Mammucari nel 2013, Orfani narra di una guerra fra una razza di extraterrestri e una squadra di ragazzi addestrati per combatterli e nota come “Orfani”. La seconda stagione della serie, intitolata Ringo, è ambientata vent’anni dopo i fatti della prima stagione. Ringo, uno dei ragazzi, è in fuga con tre ragazzini al seguito di nome Seba, Nuè e Rosa. Il gruppo attraversa un’Italia devastata dall’esplosione nucleare e caduta totalmente nel caos.

In All’ultimo respiro, il quinto albo della seconda stagione, realizzato da Roberto Recchioni e Davide Gianfelice, troviamo Ringo e i tre orfani tra le antiche mura di Lucca, a bordo di una Cinquecento, mentre sono attaccati da un esercito di micidiali robot. La città, con le mura, la torre Guinigi e altri celebri scorci, costituisce lo scenario della storia mostrandosi in un’inedita veste apocalittica.

Zio Paperone in… un cosplayer di troppo, di Tito Faraci e Giorgio Cavezzano (2016)

zio paperone fumetti ambientati lucca comics

Pubblicata su Topolino 3179,  Zio Paperone in… un cosplayer di troppo è una storia in cui Zio Paperone, dopo aver scoperto di essere molto popolare online, vola in quella che sembra una versione disneyana di Lucca per partecipare alla fiera e «manifestare il mio sdegno» con i cosplayer mascherati da lui.

Realizzata nel 2016 da Tito Faraci e Giorgio Cavazzano, l’avventura è un omaggio divertito alle fiere e al fumetto italiano e include una valanga di camei di autori disneyani, tra cui Casty (che è protagonista di una gag che ironizza sul fatto che Topolino sia il suo personaggio prediletto), Francesco Artibani, Fausto Vitaliano e tanti altri.

La storia fu in realtà difficile da far approvare perché, a differenza di quelle pubblicate in passato, Disney non vedeva di buon occhio l’elemento metanarrativo e il fatto che Paperone fosse implicitamente un personaggio di fantasia che si muoveva tra personaggi reali in un contesto reale (la città di Lucca infatti non viene mai nominata apertamente, così come non vengono citati i nomi degli autori e ogni riferimento alla popolarità di Zio Paperone è molto vago e generico).

I Am a Hero, di Kengo Hanazawa (2016)

fumetti ambientati lucca comics

I Am Hero è un manga a tema zombi di Kengo Hanazawa, pubblicato originariamente tra il 2009 e il 2017 e vincitore del premio Shokakukan nel 2012. Il manga racconta le vicissitudini di Hideo Suzuki, un fumettista che non è mai riuscito a sfondare e a trentacinque anni è ancora relegato al ruolo di assistente e che si ritrova a dover fronteggiare con qualsiasi mezzo un’epidemia zombi sullo sfondo di una Tokyo da incubo.

La storia si sposta poi in vari luoghi del mondo, tra cui Lucca, che Hanazawa aveva avuto modo di visitare nel 2013, in occasione di una sua ospitata a Lucca Comics & Games (abbiamo una testimonianza). «Nelle pause tra un evento e l’altro, Hanazawa faceva lunghissime passeggiate per Lucca, mescolandosi alla folla alla ricerca di scorci e volti da fotografare» raccontò Asuka Ozumi di J-Pop.

«Il maestro era stato in Belgio qualche tempo prima e aveva poi deciso di ambientarci una parte di I Am a Hero. Così, era nata in noi una speranza: che le migliaia di immagini scattate da lui e la sua assistente servissero come materiale di riferimento per la realizzazione di tavole ambientate in Italia?» Il capitolo del manga in cui compare Lucca uscì effettivamente qualche anno dopo, nel 2016.

Tutte le novità su Lucca Comics & Games 2022

Entra nel canale WhatsApp di Fumettologica, clicca qui. O seguici su Telegram, Instagram, Facebook e Twitter.