Le polemiche dei fumettisti sugli accrediti di Lucca Comics 2022 e la risposta della manifestazione

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Nelle scorse settimane diversi autori di fumetto si sono lamentati sui social del ritardo con cui l’organizzazione di Lucca Comics & Games 2022 ha aperto rispetto agli scorsi anni la possibilità di richiedere un pass professionale per accedere alla manifestazione.

Le polemiche hanno riguardato anche il concetto di “discrezionalità” che l’organizzazione della manifestazione si riserva nel concedere o meno i pass, considerati anche i tempi necessari per rispondere alla richiesta, ritenuti non adeguati.

Il modulo online per richiedere l’accredito è stato infine reso disponibile il 7 ottobre scorso, a 22 giorni dall’inizio del festival. Le polemiche sono state in particolar modo raccolte ed esposte da Mefu – Mestieri del Fumetto, un’associazione che ha lo scopo di tutelare gli autori di fumetto, che si è fatto in qualche modo portavoce del dissenso dei fumettisti e che ha pubblicato un lungo post su Facebook in cui sono state sottolineate diverse criticità:

La notizia è che Lucca Comics & Games ha pubblicato finalmente sul proprio sito, pur senza fare nessun annuncio pubblico, il modulo per l’accredito dellə autorə. Vogliamo cogliere l’occasione per aprire una riflessione e indirizzare una sorta di lettera aperta all’organizzazione del festival.

La nostra politica, per quanto possibile, è sempre di portare avanti un dialogo diretto e riservato con le parti in causa, evitando proclami social che non ci appartengono, e così stavamo facendo con l’organizzazione: era in corso un confronto, già precedente all’estate, che aveva tra gli obiettivi anche quello di stabilire una prassi oggettiva, trasparente ed equilibrata sull’erogazione degli accrediti, che tenesse conto dell’effettiva situazione del mercato italiano e della tassonomia dellə autorə, e che non dipendesse unicamente dalle richieste effettuate dagli editori.

Ma in questo caso è necessario che il discorso si faccia condiviso.

Il dato di fatto è che il modulo per l’accreditamento è stato pubblicato a 22 giorni dall’inizio dell’evento, solo dopo nostri numerosi solleciti. A biglietti prima esauriti e poi rimessi in vendita, fino a una capienza non troppo distante da quella pre-pandemica. A posti letto in città già ampiamente esauriti (se non a prezzi stellari). E soprattutto con dei criteri di selezioni estremamente selettivi e comunque soggettivi (è esplicita la discrezionalità con cui vengono concessi i pass, con la possibilità che la propria richiesta sia accettata o rifiutata a meno di una settimana dall’inizio).

Dato il ruolo centrale dellə autorə, che hanno creato e creano gli immaginari e gli universi narrativi su cui si fonda questa come tutte le altre manifestazioni di settore, e che fungono essə stessə da elemento attrattivo per il pubblico, ci aspettavamo un riconoscimento e un inquadramento gestionale, se non istituzionale, che andasse al di là di una concessione arbitraria, e che rispettasse la professionalità di chi opera in questo campo in qualità di autorə unicə, sceneggiatorə, disegnatorə, inchiostratorə, colorista e letterista (quest’ultima categoria al momento neppure considerata tra quelle che possono effettuare la domanda).

Come si può pensare che un autorə possa organizzare la propria trasferta alla manifestazione a meno di un mese dall’evento, senza comunque alcuna certezza di potervi accedere, considerati i costi che la trasferta comporta? La presenza alla manifestazione HA scopi professionali: di networking, di ricerca contatti, di presentazione di progetti e portfolii, anche in assenza di pubblicazioni fresche di stampa da presentare, come peraltro certifica Lucca Comics & Games stessa, organizzando sessioni di portfolio review e incontri con gli editor, e promuovendo poi questi appuntamenti convintamente.

Dunque, considerando anche che il tema di quest’anno è HOPE, ci teniamo a consegnare a Lucca Comics & Games un nostro messaggio di speranza: ci auguriamo VIVAMENTE che l’organizzazione usi tutto il prossimo anno per imparare a conoscere e riconoscere lə autorə come professionistə e prepari, in tempi adeguati per chi lavora nel settore, dei comunicati e delle procedure più trasparenti, includenti e oggettivi per l’assegnazione degli accrediti, in modo da mettere tuttə nelle condizioni di lavorare meglio, con tempi e modi consoni, come avviene a esempio in molti festival d’Oltralpe ma anche in altre manifestazioni italiane, di fumetto e non solo. Da uno degli eventi più importanti al mondo dedicati alla cultura pop, che si fa vanto di portare avanti un progetto culturale di valorizzazione di linguaggi considerati fino a poco tempo fa minori, ci aspettiamo rispetto e dialogo aperto, così come noi rispettiamo l’impegno, gli sforzi e il lavoro necessari per alimentare la macchina organizzativa di un evento così importante, che aiuta ad accrescere il ruolo e il valore culturale, sociale e politico del fumetto.

Date queste considerazioni, e il disagio generato dalla situazione che colpisce direttamente il pubblico al quale noi ci rivolgiamo e che rappresentiamo e tuteliamo, scegliamo anche di rinunciare agli eventi su cui stavamo lavorando insieme alla manifestazione, e limiteremo la nostra presenza alla conferenza stampa di IMT Lucca dedicata allo studio sulla filiera del fumetto, su cui vi daremo presto notizia.

Oggi, infine, l’organizzazione di Lucca Comics & Games 2022 ha inviato una comunicazione a tutti gli autori presenti nel proprio database. Il festival ha ammesso le proprie colpe sul ritardo nell’apertura della procedura di richiesta dell’accredito, ma ha anche spiegato le proprie ragioni per quanto riguarda la discrezionalità nella concessione dei pass.

Di seguito riportiamo la comunicazione, a cui Fumettologica ha avuto accesso:

Il ritardo nella comunicazione ci fornisce l’occasione per condividere con te alcune considerazioni utili al dibattito che si è aperto sul tema generale dell’accredito per gli autori.

Al netto di modalità di concessione più o meno articolate e su cui è sempre possibile migliorare, Lucca Comics & Games da anni concede un pass gratuito alla gran parte degli autori che ne facciano richiesta. Lo fa perché lo vuole fortemente, perché ritiene che la partecipazione degli autori e delle autrici sia essenziale alla vita stessa di un festival che ha come obiettivo primario la celebrazione della creatività. Ciò non significa, tuttavia, che esista un diritto al pass. Per quanto di proprietà pubblica, Lucca Comics & Games è organizzata da un istituto di diritto privato, e in quanto tale ha un grado di discrezionalità inevitabile e doveroso in tutte le sue relazioni con l’esterno. Vale per gli espositori, che possono non essere accettati; vale per i partner, con cui si può decidere o meno di accompagnarsi; vale per le richieste di accredito, che possono essere rifiutate; vale in una certa misura anche per i visitatori, perché la soglia d’ingresso è posta discrezionalmente, sia nel numero massimo di partecipanti (quest’anno, peraltro, ancora figlio di logiche di autocontenimento per garantire a tutti le migliori condizioni di sicurezza) sia nel prezzo stesso del biglietto. 

Per i fumettisti il confronto con il festival di Angoulême è inevitabile, vista la sua prossimità storica e geografica; ma è fuorviante se preso singolarmente. Si tratta di realtà profondamente diverse, e fra le principali differenze c’è proprio il forte supporto pubblico che quel festival – e in generale tutto il fumetto francofono – riceve. Lucca, piaccia o meno a chi la considera un’istituzione, sta sul mercato, ed è costretta a vincoli di sostenibilità molto più stringenti. In questo senso sarebbe più utile il confronto con un’altra grande manifestazione internazionale come la Comic-Con di San Diego, le cui regole per l’accesso al pass autore si avvicinano a quelle di Lucca Comics & Games, a partire dalla discrezionalità e dal chiaro avvertimento che potrebbe non essere possibile accontentare tutti. La realtà vera è che Lucca Comics & Games parla numerosi linguaggi, e il confronto andrebbe esteso anche alle manifestazioni di tutti gli altri settori riferimento: lo Spiel di Essen, la Gen Com di Indianapolis, la Gamescom di Colonia, gli innumerevoli festival di cinema, libri, videogiochi, animazione, che seguono logiche proprie e spesso divergenti.

Detto tutto ciò, è natura di un festival essere al centro di un fitto network di relazioni, e dunque continueremo a dialogare con tutte le parti del nostro complesso ecosistema, nella consapevolezza che proprio la sua complessità esclude il ricorso, anche dialettico, a semplificazioni di comodo. Siamo consapevoli che l’attivazione delle procedure di accredito quest’anno sia stata tardiva, e su questo ci impegniamo a migliorare. In generale, continueremo a fare il possibile per potenziare proposta e funzionalità del festival, e in questo senso critiche e confronti, purché condotti in buona fede, saranno sempre benvenuti. Come benvenuti saranno sempre gli autori e le autrici, da qualunque universo provengano.

Ci scusiamo per il disagio e ti aspettiamo a Lucca Comics & Games.

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