
A una sola settimana dall’uscita in libreria e fumetteria, No Sleep Till Shengal, il nuovo fumetto di Zerocalcare pubblicato da Bao Publishing, è il libro più venduto in Italia, davanti a romanzi di autori “best-seller” come Sveva Casati Modigliani, Felicia Kingsley, Aldo Cazzullo e Antonio Manzini.
Secondo la classifica generale dei libri più venduti della settimana stilata da Repubblica e pubblicata sull’inserto culturale Robinson, No Sleep Till Shengal si piazza infatti direttamente al primo posto sia della classifica generale sia di quella dedicata alla narrativa italiana.
Distribuito in libreria e fumetteria il 4 ottobre scorso, No Sleep Till Shengal è stato pubblicato da Bao Publishing con una tiratura da record di ben 234.000 copie. Una cifra che rappresenta la tiratura più grande nella storia della casa editrice milanese, come essa stessa ha confermato.
Per Zerocalcare non è una novità piazzarsi primo nella classifica generale dei libri più venduti. Era già successo ad esempio l’anno scorso con l’antologia di racconti Niente di nuovo sul fronte di Rebibbia e nel 2020 con il graphic novel Scheletri.
Come ha raccontato Zerocalcare lo scorso maggio in occasione del Salone del Libro di Torino, No Sleep Till Shengal «è una specie di diario di viaggio che ho fatto a giugno dell’anno scorso nel nord dell’Iraq, in particolare in una regione che si chiama Shengal di cui sono originari gli Ezidi, una popolazione che fa parte del Kurdistan, ma sono di una religione pre-islamica. Per questo gli Ezidi sono scappati da quella regione e poi aiutati dai curdi la hanno ripresa e da allora hanno una specie di autonomia in quella zona.»
«Quella autonomia che si basa sui principi della rivoluzione curda, quindi sulla liberazione della donna, la convivenza tra tutti i popoli e l’autodifesa in questo momento è minacciata dallo Stato iracheno che si vuole riprendere quel territorio e la Turchia che incessantemente li bombarda da un anno, uccidendo la popolazione civile ma anche i rappresentanti dell’autonomia e della amministrazione autonoma perché non vuole esista questa enclave legata ai curdi» ha continuato l’autore. «Siccome era ed è ancora una situazione particolarmente grave, nel senso che da un momento all’altro quell’autonomia rischia di essere spazzata via da queste forze che non la vogliono, il mio nuovo libro serviva ad accendere un po’ i riflettori su quella esperienza specifica.»
Qui si possono leggere le prime pagine del volume.
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