
Fendente è il primo graphic novel di Antoine Maillard, raffinato illustratore e giovane promessa del fumetto d’autore francese. La storia prende il via come un classico slasher movie, ma dopo una manciata di pagine inizia a mescolare le carte, tingendosi di toni cupi e vischiosi da racconto d’autore introspettivo, con rimandi ai lavori di Charles Burns e David Lynch.
Siamo in una cittadina americana come tante altre. Una notte, due ragazze vengono uccise nel campo da gioco del liceo locale, colpite brutalmente da un individuo armato di una mazza da baseball. Nei giorni successivi alcuni adolescenti osservano con sospetto e cautela ciò che succede a seguito dell’omicidio e cercano di comprendere l’accaduto, dimostrandosi parte di un mosaico sociale complesso, fatto di rapporti umani fragili e instabili. I ragazzi rimangono coinvolti in una escalation di violenza, della quale è difficile comprendere le ragioni tanto quanto è difficile scoprire l’identità di chi compie le aggressioni.

Lo scenario in cui si svolge Fendente è simile a quelli che fanno da sfondo a tante altre storie di mistero simili (su tutte Twin Peaks): un luogo dove tutti si conoscono e la normalità quotidiana scorre indisturbata fino a quando non arriva un inatteso e tragico evento a sconvolgerne le vite, portando a galla segreti e disagi sopiti e repressi.
In questo scenario, attraverso disegni a grafite meticolosi, ricchi di volume e dai toni di grigio intensi e carichi di sfumature, Maillard ha composto un affresco umano vibrante, tanto disturbante quanto spietatamente realistico. La tensione costruita con non detti ed elementi svelati gradualmente, con sguardi gelidi e figure celate nei toni scuri di matite dalla resa materica, evoca una sorta di mente collettiva che aleggia minacciosamente sulla città.
L’autore immerge inoltre il lettore in uno scenario dove le colpe, i peccati e la salvezza sembrano non avere contorni ben definiti. Ed è così che il racconto sembra mirare a un realismo, a una complessità dove il centro della storia non è costituito da singoli individui ma dall’intreccio stesso delle loro vite, dove la violenza non è di un singolo ma è quasi intangibile, innescata dalla frizione tra le menti e gli atti di più persone.

Fendente di Antoine Maillard non descrive soltanto uno scenario urbano piccolo ma complesso. Il libro di Maillard mette in scena infatti anche uno squarcio crudele nell’universo dell’adolescenza e nei tanti toni di grigio che essa può assumere, tra indecisioni, incapacità di adattarsi e voglia di distinguersi e staccarsi dal nido. Un viaggio disincantato tra i meandri della paura umana e dell’incapacità di sopire una tendenza animalesca verso la violenza.
Nonostante ci si trovi in un campo attiguo, non siamo ai livelli (inarrivabili) della fiction horror psichedelica di Black Hole, ma il lavoro di Maillard è comunque un racconto di mistero avvincente e ottimamente architettato, che ha radici ben strette nella tradizione più contemporanea del genere horror.
Fendente
di Antoine Maillard
traduzione di Emanuelle Caillat
Coconino Press, settembre 2022
brossurato, 152 pp., b/n
20,00 € (acquista online)
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