
La casa editrice statunitense di fumetti AfterShock Comics ha presentato istanza di fallimento, dichiarando di avere debiti compresi tra i 10 e i 50 milioni di dollari. AfterShock Comics ha specificato di avere oltre 200 creditori, tra cui diversi autori, alcuni festival, uno stampatore e due studi legali. Il debito più cospicuo della casa editrice è di 500 mila dollari, dovuti al distributore britannico AS Comics.
AfterShock ha fatto ricorso al cosiddetto “Capitolo 11”, una norma fallimentare degli Stati Uniti che prevede la possibilità del soggetto che dichiara fallimento di potersi riorganizzare e di continuare a operare sotto la supervisione del tribunale fallimentare. Si tratta di qualcosa di simile all’amministrazione controllata della legislazione italiana: il soggetto in causa è sottoposto al controllo della corte, e le sue azioni devono portare al saldo di tutti i debiti.
AfterShock Comics è stata creata nel 2015 da Mike Marts, ex editor esecutivo di Marvel Comics, e Joe Pruett di Caliber Comics, insieme ai soci Lee Kramer, Jon Kramer e Michael Richter. Tra le sue pubblicazioni sono presenti titoli creator-owned di autori come Garth Ennis, Paul Jenkins, Brian Azzarello, Mark Waid, Amanda Conner e Warren Ellis. Diverse pubblicazioni di AfterShock Comics sono state pubblicate in italiano da saldaPress, che nel 2017 ha acquisito i diritti del catalogo dell’editore statunitense.
Anche Rive Gauche Television, una società di produzione televisiva fusa con AfterShock nel 2020, ha presentato istanza di fallimento. Rive Gauche era gestita da Jon Kramer e Lee Kramer, già proprietari di AfterShock. Il principale creditore di Rive Gauche è la società di produzione televisiva Jupiter Entertainment, per un importo di circa 1,5 milioni di dollari.
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