
Sulla serie mensile di Dylan Dog è attualmente in corso una trilogia che ha lo scopo di ridefinire ancora una volta il personaggio, in questo caso per riportarlo a uno status più simile a quello delle sue origini, così come voluto dal suo creatore Tiziano Sclavi. Ma come sarà esattamente questo nuovo status?
In un’intervista agli autori Barbara Baraldi e Claudio Lanzoni, Sergio Bonelli Editore ha fornito qualche indicazione in più su quello che vedremo in seguito alla trilogia: «Dopo queste tre storie, Dylan tornerà al classico, pur rimanendo nella contemporaneità, cosa che lo differenzierà dall’Oldboy, ambientato nei tardi anni Ottanta».
Questo vorrà dire che, nonostante molti elementi narrativi introdotti negli ultimi anni saranno eliminati, resterà per esempio presente una tecnologia più attuale. «Immagino che anche Dylan, come tutti noi, sia stato travolto dalla rivoluzione digitale, ma che la sua anima sia rimasta in qualche modo “analogica”» ha affermato in proposito Lanzoni. «Questo gli permette di avere un punto di vista privilegiato sulla realtà che lo circonda (e ci circonda): credo non ci sia contraddizione, per esempio, tra collezionare vinili e servirsi di strumenti tecnologici che utilizziamo anche noi tutti i giorni.»
La trilogia che sta ridefinendo il personaggio ha esordito a fine novembre sul numero 435 di Dylan Dog, intitolato Due minuti a mezzanotte e sceneggiato da Roberto Recchioni a partire da un soggetto di Claudio Lanzoni, per i disegni di Giorgio Pontrelli (ne abbiamo parlato qui). Il 29 dicembre è invece uscita in edicola la seconda parte, Non con fragore…, che è invece sceneggiata da Barbara Baraldi (sempre su soggetto di Lanzoni) e disegnata da Sergio Gerasi, che saranno gli autori anche del terzo e conclusivo capitolo, …Ma con un lamento.
Per quanto riguarda l’OldBoy, invece, già dal 2014 – in occasione del rilancio di Dylan Dog operato dall’attuale curatore Roberto Recchioni – la testata aveva iniziato a pubblicare storie che si svolgevano nell’universo classico del personaggio, quello precedente al rinnovamento iniziato su Dylan Dog 337. La testata aveva preso il posto del Maxi Dylan Dog, che veniva pubblicato dal 1998, presentando in ogni numero tre storie canoniche del personaggio.
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