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ComicsBatman non sa come tornare nella sua realtà

Batman non sa come tornare nella sua realtà

Il nuovo ciclo di storie di "Batman" scritto da Chip Zdarsky, raccontato numero per numero da Andrea Fiamma.

ATTENZIONE: QUESTO ARTICOLO CONTIENE SPOILER PER BATMAN 132

Secondo capitolo di The Bat-Man of Gotham, il nuovo arco narrativo in corso di pubblicazione su Batman. A scriverlo è sempre Chip Zdarsky, che questa volta sceneggia per le matite di Mike Hawthorne.

Failsafe, il minaccioso robot creato da Batman per mettere fuorigioco se stesso nel caso ce ne fosse stato bisogno, ha preso il controllo di Gotham City e ha poi teletrasportato l’uomo pipistrello in una Gotham alternativa in cui Bruce Wayne è morto e il giustiziere mascherato non è mai esistito. 

Cosa succede nell’albo

Batman è finito in un mondo in cui la polizia è guidata dal Giudice Dent, un Harvey Dent potenziato dal siero di Bane che gestisce la sicurezza pubblica con pugno di ferro. Per la polizia, ogni scusa è buona per mandare la gente ad Arkham Asylum. Bruce è stato soccorso da una ragazza di nome Julia (che si fa chiamare Jewel), il cui padre era stato internato ad Arkham Asylum perché il dolore che provava per la morte della moglie era stato bollato come malattia mentale. Ora Julia aiuta le persone ospitandole in edifici abbandonati sparsi per la città.

Julia spiega a Bruce che il Gordon-scheletro con cui parla l’uomo è un’allucinazione causata dal gas “Crane Brain”. Le pillole per curare le visioni sono prodotte da Darwin Halliday e dalle sue Halliday Industries, che Bruce sospetta siano il corrispettivo delle sue Wayne Enterprises. Halliday, l’unico che cerca di opporsi alla polizia, vive recluso nella sua Athena Tower. Bruce vuole incontrarlo, sperando che lui possa aiutarlo a tornare nel suo mondo. Così si imbuca a un evento di beneficenza organizzato nella torre Athena, ma viene attaccato da Selina Kyle, Punchline e Killer Croc, che lo riconoscono come Bruce Wayne. Sopravvissuto al pestaggio, Bruce capisce che deve diventare Batman anche in questo universo.

Intanto, Red Mask, che controlla il Giudice Dent attraverso un meccanismo impiantato nel collo di Dent con cui modifica la stazza del suo corpo, gli ordina di portargli Bruce Wayne.

Nel nostro universo, Robin, grazie all’aiuto di Mister Terrific, ha scoperto che Batman è stato teletrasportato in un’altra realtà da un’arma appartenuta al Giocattolaio che trasportava le persone in altri mondi lasciando nel precedente soltanto una loro versione giocattolo. Tentando di raggiungere Batman, Robin finisce nella realtà in cui sono prigioniere le vittime del criminale. Ad attenderlo c’è proprio il Giocattolaio, pronto a tramutarlo in uno dei suoi burattini.

Appunti sparsi

Il Mister Terrific che aiuta Robin è una di quelle persone definite “uomini universali”, cioè particolarmente erudite e sapienti, che sono bravissime in molteplici campi e contribuiscono al progresso di un certo ambito con le loro idee innovative. Il personaggio nacque negli anni Quaranta, ma quello che vediamo in questo albo è la seconda versione dell’eroe, nata in una storia del 1997 scritta da John Ostrander e disegnata da Tom Mandrake. Si chiama Michael Holt e, come il primo Mister Terrific, è dotato di un intelletto sopraffino. Nel suo arsenale compaiono anche le T-Sfere, oggetti volanti ipertecnologici che rispondono soltanto al suo comando vocale.

Quando Bruce scappa dalla Athena Tower lo vediamo finire in un edificio i cui muri sono ricoperti di graffiti che sono in realtà cognomi di autori che hanno contribuito al mito di Batman.* Si leggono i cognomi di Frank Miller, Neal Adams, Brian Bolland, Dave McKean, George Perez, Tim Sale, Greg Capullo, Jim Lee, Jim Aparo e altri.

{*Il fumetto più vecchio a cui riesco a pensare in cui c’era questo identico omaggio – nomi di autori famosi scritti tra i graffiti urbani – è Diavolo Custode di Kevin Smith e Joe Quesada, ma magari ci sono esempi ancora più vecchi.}

La stessa Athena Tower potrebbe essere un ulteriore riferimento alla Storia di Batman: Athena è infatti il nome della nipote di Bill Finger, co-creatore di Batman per anni privato del riconoscimento di aver inventato uno dei personaggi più popolari della cultura pop. Athena Finger è tra i protagonisti di Batman & Bill, un documentario che racconta la vita di Bill Finger e mostra i tentativi dello scrittore Marc Tyler Nobleman di rintracciare gli eredi di Finger. È una bomba di documentario che potrebbe perfino rigarvi il volto con una densa, opalescente lacrimuccia (a me è successo, poi certo se avete un bidone dell’umido al posto del cuore non vi dirà nulla).

La connessione tra Finger e la Tower potrebbe essersi creata nella mia testa e non in quella di Zdarsky, però avrebbe senso, in un numero pieno di queste citazioni. Una cosa è certa: della Torre Bob Kane neanche l’ombra (ahia, qui faccio proprio sentire il peso delle serali in satira fumettistica).

Leggi tutti gli articoli sulla serie “Batman” di Chip Zdarsky

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