
Con un post nel gruppo Facebook dei suoi fan, Don Rosa, autore della Saga di Paperone de’ Paperoni, ha reso pubblica la comunicazione da parte di un suo editore (non specificato) secondo cui due sue storie non saranno più rieditate.
Si tratta di Il sogno di una vita (2002) e proprio del penultimo capitolo della Saga, Il cuore dell’impero (1994). In entrambi infatti compare il personaggio di Bombie il gongoro, e questa – a detta dell’autore – sarebbe la ragione della loro esclusione dal catalogo, per via di una nuova policy Disney più attenta all’inclusività: «Come parte del suo costante impegno per la diversità e l’inclusione, The Walt Disney Company sta rivedendo la propria libreria di storie».
Il gongoro è un morto vivente, rianimato con la magia vudù. Proviene dalla storia di Carl Bark intitolata Paperino e il feticcio, pubblicata originariamente nel 1949. L’autore dell’Oregon lo pensò come un uomo africano in abiti stracciati e con tratti caricaturali, ed è possibile che sia questa rappresentazione a posizionare le storie fuori dalla nuova policy Disney. Anche lo stregone che gli dà vita e i membri della sua tribù condividono con lui la stessa rappresentazione stereotipata, cosa che potrebbe concorrere all’esclusione delle storie dal catalogo Disney.
Non è del tutto chiaro il motivo della decisione di Disney, forse basata esclusivamente sui disegni e non su ciò che viene raccontato: Il cuore dell’impero è infatti una storia anti colonialista, in cui è Paperone il personaggio negativo che distrugge la vita della tribù africana per il suo tornaconto economico.
La notizia avrà probabilmente due conseguenze sulle pubblicazioni disneyane. Innanzitutto, quasi certamente la Saga non sarà più ripubblicata fino a un eventuale nuovo cambio di politiche interne dell’azienda, dato che, come commenta Don Rosa stesso, non avrebbe senso pubblicarla senza un capitolo.

Ci si deve aspettare, poi, che lo stesso criterio venga applicato anche a altre storie classiche come la già citata Paperino e il feticcio, ma anche a Topolino e il selvaggio Giovedì di Floyd Gottfredson (1940), in cui Mickey Mouse si trova a convivere con un ragazzino africano combinaguai, non abituato a vivere in una città occidentale e disegnato – vista l’epoca – in modo decisamente stereotipato.
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