
Questa settimana, Panini Comics pubblica in fumetteria e libreria Maxwell il gatto magico, uno dei primi fumetti scritti da Alan Moore, che qui si dedicò anche ai disegni.
Si tratta della prima edizione italiana di Maxwell il gatto magico e presenta in un unico volume le quattro raccolte pubblicate in Gran Bretagna nella seconda metà degli anni Ottanta da Acme Press (e da allora è stata ripubblicata un’unica volta in tutto il mondo in Brazile, nel 2020). Il libro di Panini Comics – cartonato, 128 pagine in bianco e nero e in formato 20,5 x 28 centimetri – è già disponibile all’acquisto online.
Maxwell il gatto magico è una striscia che fu realizzata da Alan Moore sotto lo pseudonimo di Jill de Ray per il quotidiano britannico Northants Post, a partire dal 1979. Durata sette anni, aveva toni surreali e un linguaggio sofisticato e permise all’autore di dedicarsi al suo spirito satirico, tra politica e costume.
L’autore accettò di realizzare la striscia principalmente per potersi garantire un reddito in un periodo non proprio felice, per lui e la sua famiglia. Oggi, a quasi 40 anni di distanza, rimane un lavoro memorabile soprattutto perché rappresenta uno dei pochi e più ‘noti’ casi di fumetti disegnati dallo stesso Moore.
A proposito delle proprie capacità grafiche, durante un’intervista del 2008 alla BBC, Moore si dimostrò piuttosto realista: «Dire che disegnavo Maxwell il gatto magico è, probabilmente, essere fin troppo gentili nei confronti delle mie capacità di scrittura. Mi resi conto di non essere né bravo né veloce abbastanza per avere successo come disegnatore di fumetti».
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