Dandadan 4, di Yukinobu Tatsu (J-Pop)
Ken Takakura è un nerd ossessionato da UFO e alieni e vessato dai bulli proprio per questa sua strana passione. Un giorno viene salvato dalla bella e tosta Momo Ayase, liceale fermamente convinta dell’esistenza di spiriti e demoni del folklore tradizionale. Entrambi sono certi che le idee dell’altro non abbiano il minimo fondamento, così decidono di sfidarsi a chi riesce a dimostrare per primo l’infondatezza di tali convinzioni. Finiranno per scoprire di essere entrambi nel torto – o nella ragione, a seconda del punto di vista – scatenando le ire sia degli spiriti che di una potentissima razza di alieni.
DanDaDan è il lavoro più recente di Yukinobu Tatsu, ex-assistente di Fujimoto Tatsuki (Chainsaw Man) e Kaku Yuuji (Hell’s Paradise), e si pone come un irresistibile mix tra commedia sboccata, horror, action e tenere derive da teen drama. Il tutto reso con un tratto pulitissimo e accattivante, fatto di tavole straordinariamente dinamiche, occasionali impunture di fan service e una ricerca di stile che pare presa da qualche lifestyle magazine per adolescenti.
Il risultato è una serie che non si fa problemi ad alternare umorismo del tutto idiota a scene d’azione fracassone, costruendo una trama che pare sempre più assurda di numero in numero. Eppure, nonostante una sovrabbondanza di ingredienti che risulta esplicita fin dalle primissime pagine, Yukinobu Tatsu riesce comunque a mantenere al centro di tutta la narrazione il tenero rapporto tra i due protagonisti, senza il timore di scadere a più riprese nello zuccherino più becero.
Proprio questa sua natura così frivola e fine a se stessa riesce a rendere DanDaDan un gioiello pop a cui è difficile rinunciare. Un manga che fa della leggerezza e della superficie accattivante a ogni costo le sue armi più affilate, divertendo a ogni pagina e riuscendo a farci affezionare agli assurdi protagonisti nonostante il contesto di puro divertissement in cui sono calati.
