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NewsCuriositàLa rara e poco nota autobiografia a fumetti di Benito Jacovitti

La rara e poco nota autobiografia a fumetti di Benito Jacovitti

Benito Jacovitti, che il 9 marzo 2023 avrebbe compiuto 100 anni, ha un quasi primato: tra gli autori classici italiani famosi anche fuori dal circuito degli appassionati di fumetti è uno dei pochi il cui nome venga prima di quelli dei suoi personaggi. Per intenderci, se per molti Galep è “quello di Tex” e pochissimi lettori occasionali hanno idea di chi scrivesse o disegnasse Diabolik, e perfino Crepax e Pratt sono associati immediatamente a Valentina e Corto Maltese, questo con il creatore di Cocco Bill generalmente non succede.

Jacovitti è Jacovitti, o al limite Jac o Lisca di Pesce. A seconda di dove si è conosciuta la sua opera (sul Vittorioso, sul Diario Vitt, su Il Giorno dei Ragazzi, sul Corriere dei Ragazzi, su Il Giornalino) ognuno lo abbina a un personaggio diverso, ma in ogni caso la sua firma viene prima. Insomma, già dalla fine degli anni Quaranta fu una star del fumetto, senza che ci fosse il bisogno di affiancare al suo nome le sue creazioni per far capire di chi si stesse parlando.

Anche per questo motivo, nel corso della sua carriera, Jacovitti fu coinvolto in moltissime iniziative editoriali “d’autore”, che prescindevano da Cocco Bill o da Pippo, Pertica e Palla, ma funzionavano semplicemente grazie al suo umorismo esplosivo, al suo tratto inconfondibile e alla sua ossessione per piedi, salami e pesci volanti stipati negli angoli delle vignette.

La più famosa è certamente Kamasultra del 1977, quattro albi comico-erotici in cui i testi di Marcello Marchesi sono affiancati da illustrazioni, vignette e fumetti del nostro, comprese alcune classiche “panoramiche” piene zeppe di personaggi. A riprova di quanto si scriveva sopra, i nomi dei due autori erano riportati in copertina con pari importanza: il geniale scrittore, regista, sceneggiatore, pubblicitario (nonché traduttore di Asterix) e l’altrettanto famoso fumettista.

A pubblicare Kamasultra fu Maga Publicitas Spa, casa editrice effimera di cui non è noto nemmeno il nome dell’editore – perso nella memoria o nel rancore di Jacovitti, a cui l’imprenditore avrebbe dovuto un sacco di soldi. Ai quattro albi erotici avrebbe dovuto seguire un antologico completamente dedicato al disegnatore molisano, per il quale questi realizzò il racconto CipZagMapù, che riprendeva due personaggi classici del Vittorioso come Cip l’arcipoliziotto e il criminale Zagar, e a loro affiancava Mapù, mascotte della casa editrice inventata da Jac stesso. Inutile dire che l’albo non fu mai pubblicato – causa bancarotta della Maga Publicitas – se non parzialmente e in forma amatoriale anni dopo.

Tra i materiali preparati da Jacovitti per la pubblicazione vi erano però due tavole di presentazione. Una sorta di mini autobiografia, in cui l’autore raccontava la sua carriera fino ad allora. Le tavole rimasero del tutto inedite per decenni, ma poi ne furono ritrovate da Fiorenzo Grasso e Luca Boschi copie fotografiche nell’Archivio Jacovitti e furono pubblicate per la prima volta nel 2018 sul numero 42 della collana Cocco Bill e il meglio di Jacovitti, curata da Boschi per Hachette Fascicoli.

Le proponiamo anche noi qui di seguito, per gentile concessione di Silvia Jacovitti, per festeggiare il centenario di un autore così importante con quello che è forse il fumetto autobiografico più breve al mondo.

autobiografia jacovitti fumetti
autobiografia jacovitti fumetti

Come tutte le autobiografie, anche in questa manca la conclusione della vicenda terrena del suo autore. Jacovitti nel 1978 iniziò una lunga collaborazione con il settimanale cattolico Il Giornalino, che da un decennio aveva raccolto l’eredità – e il parco autori – del Vittorioso. Lì proseguì a pubblicare nuove storie di Cocco Bill, che fu il suo impegno principale negli ultimi vent’anni di vita, affiancato comunque da pubblicazioni per riviste e volumi illustrati, fino alla sua morte, il 3 dicembre 1997.

Per approfondire la figura e l’opera di Benito Jacovitti – Benito Franco Giuseppe Jacovitti, per la precisione; come diceva lui «manca solo Adolfo e ci sono tutti i dittatori del secolo» – consigliamo di recuperare il saggio di Bellacci, Boschi, Gori e Sani Jacovitti – Sessant’anni di surrealismo a fumetti, pubblicato da NPE nel 2011 e purtroppo attualmente fuori catalogo.

Approfondimenti sulla sua figura sono in uscita proprio in occasione del centenario nel numero di marzo di Fumo di China, nella rivista dell’Associazione Amici del Vittorioso e in un volume curato dalla Casa Museo Benito Jacovitti, tutti con copertine inedite di Luca Salvagno, che ha proseguito l’opera di Jac su Il Giornalino. Su YouTube si trova inoltre una manciata di interviste d’epoca. Vi segnaliamo in particolare quella prodotta da Accas Film, che faceva parte di un ciclo di trasmissioni dedicati a fumettisti italiani tra cui Bonvi, Pratt e le sorelle Angela e Luciana Giussani.

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