Young Gods & Friends, di Barry Windsor-Smith (Editoriale Cosmo)

I fumetti di Barry Windsor-Smith sono talmente rari che già solo per questo meriterebbero attenzione. Finora del tutto inedito in Italia, Young Gods fu pubblicato tra fine anni Novanta e inizi del Duemila nel corso di quella fase della sua carriera in cui l’autore decise di rompere del tutto con le principali case editrici di fumetti – stufo di non avere libertà creativa completa – e si mise a pubblicare fumetti creator-owned. Nacque così la rivista (dalla vita editoriale molto breve) Storyteller, nella quale trovò spazio anche questo incrocio fra il Thor e i Nuovi Dei di Jack Kirby.
Al suo fianco c’erano anche altre storie serializzate: il fantascientifico The Paradoxman e The Freebooters, una serie d’azione più leggera su un personaggio alla Conan divenuto anziano che gestisce una taverna. Insomma, Storyteller era una vera e propria sbornia di fumetto fantasy/sci-fi, con storie piene di personaggi femminili sexy e dialoghi volgari e politicamente scorretti.
Young Gods ha per protagonista il principe Heros, figlio di Otan, ovvero il sovrano di tutti i mondi, che è in cerca di un’ultima notte spensierata prima di un matrimonio combinato. L’eroe parte così per un’odissea avventurosa e dissacrante in compagnia di suo cugino Strangehands e di Adastra, sboccata sorella maggiore della futura sposa. Ma a rendere rilevante questa storia sono soprattutto i disegni di Windsor-Smith, qui all’apice della carriera.
Libero dai vincoli delle scadenze e potendo gestire da solo l’intero comparto artistico delle sue storie – chine e colori compresi – su Storyteller il disegnatore realizzò infatti alcune delle sue tavole più riuscite, anche se magari non tra le sue più famose (considerando che stiamo parlando dell’autore di Conan il Barbaro e Wolverine: Arma X). Complice anche la possibilità di disegnare quello che davvero voleva e scatenare la sua fantasia nella ideazione di mondi e di creature fantastiche.
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