Il secondo volume di “Eternity” è grandioso, ma per Bonelli è un azzardo

eternity 2 bonelli bilotta fumetto

In una Roma sinistramente simile alla nostra – forse ancora di più rispetto al debutto – ritroviamo il giornalista di gossip Alceste Santacroce impegnato come sempre a vagare tra le macerie umane di un universo diretto verso la più incontrovertibile delle decadenze. In questo secondo volume di Eternity – nuova serie Bonelli a firma di Alessandro Bilotta, questa volta coadiuvato ai disegni da Matteo Mosca (mentre Adele Matera viene confermata ai colori, continuando l’ottimo lavoro fatto nel primo volume) – il personaggio attorno a cui ruota tutta la vicenda è Tito Forte, colonna della televisione italiana e signore assoluto dei talk show

Quarant’anni di onorata carriera mai macchiati da nessuno scandalo. Sempre fedele alla moglie, cattolico convinto e dalla parte del potere. Le sue trasmissioni vengono seguite come finali di calcio e la sua notorietà pare inscalfibile. Ma, così come il regno di qualsiasi imperatore è destinato prima o poi a finire, accade che il nostro signore della televisione perda il suo trono. Non a seguito di un’onorevole disfatta sul campo di battaglia, ma pateticamente distrutto da piccoli scandali come quelli di un’amante più  giovane o da una puntata di una propria trasmissione finita con un occhio nero per un cardinale. 

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E allora ci si trova a rincorrere quella notorietà che tanto aveva contraddistinto la propria vita precedente, anche se questo significa vendere materassi o importunare altri personaggi pubblici travestito da pupazzo. Tutto pur di non rinunciare a quel cono di visibilità pubblica e al potere che ne deriva.

Alessandro Bilotta sovverte tutte le aspettative venutesi a creare con il primo capitolo di Eternity, si lascia alle spalle gli indizi disseminati in quelle pagine e preferisce concentrarsi su di un volume quasi autoconclusivo, crudele e spietato come la realtà a cui pare ispirarsi. Poco importa se le tavole si riconfermano ancora una volta piene di stile, nel disegno che cerca il preziosismo nei particolari più minuti come nel colore, che tanto omaggia certe soluzioni tipiche delle illustrazioni pubblicitarie degli anni Sessanta (come i colori che sbordano a regola d’arte). Il mondo in cui Alceste si muove rimane mediocre e meschino, nonostante le apparenze sfavillanti. 

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Riconoscere volti familiari nei personaggi non sarà difficile, così come disegnare paralleli con la cronaca più misera del nostro Paese. In mezzo a un dedalo di attori più o meno patetici – tutti resi graficamente in maniera perfetta, soprattutto nella recitazione, tanto da permettere ai dialoghi di sganciarsi dal contesto e di guadagnare in realismo – Alceste Santacroce continua a muoversi soave, presente ovunque ma privo di qualsiasi tipo di legame duraturo. Amico di tutti, accantonato all’occorrenza ma mai del tutto dimenticato. Mentre il mondo continua nel suo balletto perpetuo, lui preferisce poltrire sul divano leggendo i suoi amati fumetti.

Rispetto al debutto, in queste pagine il protagonista dimostra un filo di empatia in più, si prende cura di Tito Forte e pare davvero preoccupato per la sua vita. Costretto a vivere in albergo dopo gli eventi di La morte è un dandy, lo ritroviamo ancora più immerso in una vita mondana che forse si dimostra non così adatta a lui come ci si aspettava. Così lo vediamo impacciato a una festa, con la sua rubrica chiusa a tempo indeterminato e costretto a nascondersi dietro a un’automobile per evitare un incontro indesiderato. Rispetto all’inscalfibile totem di gelido distacco del primo volume il protagonista appare molto più umano, mentre tutto attorno a lui le maschere sono sempre più invasive.

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In questo nuovo capitolo la narrazione orizzontale pare rallentare ulteriormente, consegnandoci un libro forse più facile del primo ma ancora più atipico e lontano da quello a cui la Bonelli ci ha abituato. Rovine metaforiche visitate da turisti è un enorme azzardo, nonostante la sua qualità indiscussa.

Bilotta e Mosca decidono di rischiare tutto, lasciando in disparte le narrazioni più ad ampio respiro e prendendosi un intero volume per dare spessore al mondo del protagonista. Il senso di vacuità in cui Alceste pare muoversi prende così ulteriore corpo, mentre la sua Roma diventa sempre più sovrapponibile alla nostra.

Eternity 2 – Rovine metaforiche visitate dai turisti
di Alessandro Bilotta, Matteo Mosca e Adele Matera
Sergio Bonelli Editore, marzo 2023
cartonato, 72 pp., colore
17,00 € (acquista online)

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