
Lo scorso fine settimana, una forte polemica politica ha coinvolto il festival di fumetto Torino Comics. La causa è stata un’illustrazione dell’artista spagnolo Luis Quiles esposta nei giorni della manifestazione che ritraeva il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti e segretario della Lega Matteo Salvini intento a fare il saluto romano mentre un pene gli eiacula in faccia.
Salvini è intervenuto direttamente su Instagram definendo il disegno «una schifezza disgustosa. Direi penosa», mentre il caso è arrivato fino in Regione Piemonte, che sta valutando se togliere il patrocinio agli organizzatori di Torino Comics. L’assessore alla cultura Vittoria Poggio e il capogruppo della Lega in consiglio regionale Alberto Preioni hanno commentato dicendo che «un patrocinio è un atto di reciproca fiducia. Che è stata tradito nel momento in cui il vicepremier Salvini viene dileggiato in un’opera di assoluta volgarità. Chi ha avuto la malafede di esporre un’opera del genere ha tradito lo spirito del nostro patrocinio. Se mai avessimo anche solo intuito che una simile tavola volgare e idiota fosse esposta, noi quel patrocinio mai lo avremmo accordato. Valutiamo come ricorrere contro questo gesto vigliacco».
Gli organizzatori del festival, attraverso un comunicato stampa, hanno commentato spiegando che «Torino Comics è da sempre una manifestazione apolitica, apartitica, sostiene l’arte in ogni sua forma e la libertà di pensiero e di espressione». Il disegno di Luis Quiles fa parte della mostra personale Proibito, che si trova all’interno della cosiddetta Zona Rossa, un’area della fiera protetta e vietata ai minori di 18 anni. L’autore spagnolo, di cui in Italia 001 Edizioni ha pubblicato i volumi Revolutionary Road (2015) e Riots (2016), è noto proprio per le sue illustrazioni provocatorie ed estreme, con le quali nel corso della sua carriera ha mosso critiche alla società.
Lo stesso Quiles ha commentato il proprio lavoro attraverso un comunicato diffuso dall’organizzazione di Torino Comics: «Tutte le opere della mia mostra sono una critica contro estremismi e violenze, e contro le strategie della politica europea messe in campo per (non) gestire il problema dell’immigrazione, molto presente anche in Spagna. Tratto da sempre temi sociali e religiosi, sempre con l’intento di far riflettere e senza alcuna distinzione tra colori politici. Sono un artista e il ruolo dell’artista è quello di fare riflettere, anche con immagini forti e disturbanti, sui temi di attualità».
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