Il film live-action dei Cavalieri dello Zodiaco è stato massacrato dalla critica

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A partire dal 26 giugno – per soli tre giorni – arriverà anche nei cinema italiani I Cavialieri dello Zodiaco, film live-action basato sul manga Saint Seiya di Masami Kurumada, che sarà distribuito da Sony Pictures. Intanto però il film è già stato presentato all’estero, ricevendo recensioni perlopiù negative.

Secondo i dati raccolti da siti come Rotten Tomatoes e MetaCritics, due noti aggregatori di recensioni, sia professionali che non, la maggior parte delle valutazioni de I Cavialieri dello Zodiaco è di fatto ben sotto alla sufficienza. Al momento su Rotten Tomatoes I Cavalieri dello Zodiaco ha un voto medo di 29 su 100, su un totale di 14 recensioni professionali, mentre su Metacritic il voto medio della critica, basato su 5 recensioni, si attesta a 34 su 100. Ancora poche recensioni, per il momento, ma la direzione sembra piuttosto chiara.

Tra i giudizi più negativi c’è quello di Cezary Jan Strusiewicz, che ha intitolato il proprio articolo per Polygon «I Cavalieri dello Zodiaco eviscera un’amata serie anime per farne un film inutile» (con sottotitolo altrettanto indicativo: «È tratto dalla peggiore incarnazione del franchise di Saint Seiya e non gli rende nemmeno giustizia», in riferimento alla serie di Netflix Saint Seiya: I Cavalieri dello Zodiaco).

In particolare, il giornalista si sofferma sulle scene d’azione e sulle modifiche principali alla trama: «Le sequenze d’azione non lasciano il segno, e quella che un tempo era una storia avvincente sui miti greci e sul destino è stata declassata a una battaglia stereotipata tra tecnologia e fede/magia. […] I cavalieri dello zodiaco del 2023 si apre in modo promettente con una colorata battaglia in stile fantasy, ma poi si trasforma in un fight club male illuminato in modo talmente veloce da provocare al pubblico un colpo di frusta tonale».

Anche Paste Magazine sottolinea il deciso cambio di stile dalla prima scena al resto del film: «Questa coproduzione live-action tra Sony e uno studio d’animazione giapponese inizia con il colorito vigore di Paul W.S. Anderson che dirige un’imitazione cosmica degli X-Men e si esaurisce rapidamente fino ad assomigliare al peggio della divisione Screen Gems di Sony».

Su tutto questo sembra invece non concordare Screen Rant, secondo cui il film «a volte si prende troppo sul serio, ma le immagini e le sequenze d’azione sono rappresentate in modo audace, senza temere il ridicolo o vergognarsi delle proprie origini». Questo dopo aver definito I Cavalieri dello Zodiaco – con estrema sintesi – “Mortal Kombat incontra i Power Rangers”: «È prevedibile e anti-climatico, ma I Cavalieri dello Zodiaco dimostra che l’idea non è che il film debba essere bello, ma piuttosto divertente, e questo film è proprio questo».

A sostegno di questo c’è anche l’opinione di Eric Francisco su Inverse: «I Cavalieri dello Zodiaco è al proprio interno brillante nella sua comprensione olistica di ciò che rende l’anime affascinante come medium. Personaggi melodrammatici, una costruzione del mondo impenetrabile e coreografie acrobatiche sono tutti tratti distintivi di alcuni dei migliori anime. I Cavalieri dello Zodiaco è fedele a queste eccentricità, che la maggior parte dei “veri” film di Hollywood trascura a favore della verosimiglianza».

Di parere opposto invece è il Los Angeles Times, quando afferma che I Cavalieri dello Zodiaco «non soddisferà le richieste del fandom di un omaggio fedele alla loro serie preferita dell’infanzia, né chiarirà ai non addetti ai lavori il motivo per cui questa storia di cieco coraggio di fronte a ostacoli insormontabili ha ispirato una devozione così decennale. Bagiński non riesce a trasmettere il lirismo muscolare che caratterizzava l’anime, dove ogni scontro traboccava di una gravitas devastante e di un’alta posta in gioco che non solo coinvolgeva ma commuoveva lo spettatore. Anche la fratellanza tra i cavalieri di Athena è stata lasciata indietro, presumibilmente in attesa di poterla affrontare in un sequel che probabilmente non ci sarà».

La sintesi perfetta di tutto questo la offre però IGN: «I Cavalieri dello Zodiaco non riesce a suscitare abbastanza entusiasmo da soddisfare la prospettiva di futuri sequel, con i suoi effetti visivi poco brillanti e una narrazione piuttosto goffa. […] Il regista Tomasz Baginski cade vittima di quella sensazione di frammentarietà e innaturalezza dei blockbuster troppo animati e dei primi film di franchise scritti male che si preoccupano più delle puntate future che di un inizio di successo».

Diretto dall’animatore ed esperto degli effetti speciali Tomasz Baginski, I Cavalieri dello Zodiaco è prodotto da Toei Animation e Sony Pictures Worldwide Acquisitions. Josh Campbell e Matt Stuecken (10 Cloverfield Lane) hanno scritto le versioni più recenti della sceneggiatura, mentre Andy Cheng, che ha di recente lavorato su Shang-Chi e la leggenda dei Dieci Anelli dei Marvel Studios, si è occupato delle coreografie per le scene di combattimento.

A impersonare il protagonista Seiya/Pegasus è Mackenyu, attore giapponese già visto in Pacific Rim: Uprising. Madison Iseman (Jumanji – Benvenuti nella giungla) interpreta Sienna, una giovane ragazza che cercherà di controllare i propri poteri divini, che sarà aiutata da Seiya. Sean Bean (Boromir ne Il signore degli anelli) è invece Alman Kiddo, l’uomo che recluterà il protagonista per farlo diventare un Cavaliere.

Il cast è poi completato da Famke Janssen (Jean Grey/Fenice nei film degli X-Men), Nick Stahl (La sottile linea rossaSin City), Diego Tinoco (Teen Wolf) e Mark Dacascos (Crying FreemanIl patto dei lupi).

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