
Entra (in originale: In) è l’interessante opera prima di Will McPhail, apprezzato cartoonist e disegnatore per il The New Yorker dal 2014. Le sue vignette umoristiche presentano spesso animali parlanti come coccodrilli, topi, lucertole che gettano uno sguardo curioso e irriverente sul comportamento umano, ma per questo suo primo libro l’autore ha scelto un approccio differente.
Tradotto in Italia da Tunué, Entra parte come una commedia amara dai tratti autobiografici che riflette sulle relazioni e sulla comunicazione tra gli esseri umani. Segue le vicende di Nick, un giovane disegnatore introverso che vive da solo in una grande città e lavora per un’agenzia pubblicitaria. Nick si sente spesso fuori posto, non riesce a scrollarsi di dosso la sensazione che esista un regno segreto dell’interazione umana che va oltre la sua portata. Quando esce con qualcuno non sa mai cosa dire: così, per darsi un tono, decide di recitare una parte, entrare in un ruolo che non è il suo.

Le sue giornate si susseguono monotone e improntate alla solitudine, nell’eterna incapacità di dare un senso alla domanda «è tutta qui l’interazione umana?». Nei suoi giri in città, il protagonista di questa storia, così simile al suo autore, si immagina attore in un palcoscenico assurdo e irreale. Così, per gioco, ogni sera va a bere qualcosa in un qualche bar squallido e si sforza di restare nella parte dell’uomo triste, per sperimentare una esperienza con un mondo che pare la parodia di se stesso.
Persino le insegne dei posti alla moda della città sono surreali e inautentiche, come: «I tuoi amici hanno figli – bar – autoconsapevolezza molesta e cocktail» oppure «Calcio nella schiena artigianale» o ancora «Poltiglia nevrotica caffè»: non-luoghi di finta autenticità, avamposti stereotipati all’interno di contesti urbani del tutto lontani dalla realtà. Al di là di queste insegne, di questi spazi immaginari e cosmetici, c’è qualcosa di oscuro nel solitario Nick che si guarda continuamente intorno, con gli occhi gonfi di desiderio come quelli di uno zombi, domandandosi come colmare la distanza con le persone intorno a lui.

Il suo cambiamento avviene parallelamente alla relazione con Wren, una oncologa ironica e vivace che Nick conosce per caso in una delle sue derive notturne. Per una fortuita coincidenza, Wren è anche il medico che ha in cura sua madre malata di cancro. Così, pian piano i toni della narrazione mutano tra la superficialità e l’introspezione.
Will McPhail cattura abilmente i ritmi della conversazione, le battute, i luoghi comuni e le pause che scandiscono sia la routine quotidiana che i momenti più significativi. Molte delle sue tavole più commoventi sono silenziose, incantano il lettore rivelando le emozioni del protagonista. L’autore interrompe il segno in bianco e nero per esplorare la vita interiore di Nick, dando vita a vasti ghiacciai, strane bestie e paesaggi urbani deserti in sequenze di colori ricche e surreali che offrono un incantevole contrappunto ai suoi schizzi fluidi e sfumati. Come in un quadro di Edward Hopper,McPhail crea piccoli scorci urbani, dove a regnare sono la staticità e anche un certo senso di inadeguatezza.

Entra è la storia di un disegnatore che lavora da solo tutto il giorno e desidera disperatamente entrare in contatto con le persone che lo circondano. Non cerca di attribuire agli altri la colpa del suo isolamento, ma si assume la piena responsabilità della sua solitudine e dell’incapacità di costruire relazioni profonde. Nick è dunque un personaggio complesso ed emblematico della società contemporanea. Anche perché, nonostante il suo percorso di formazione, grazie al riavvicinamento alla figura materna e alla sorella, gli interrogativi che si pone restano tutti aperti: qual è il peso della società e quale la responsabilità del singolo in queste situazioni di incomunicabilità?
In questa schietta autoanalisi colma di immaginazione, il protagonista abbatte il muro che ha alzato tra sé e le altre persone e comprende che bisogna esporsi e mostrarsi nelle proprie fragilità per poter essere visti.
Entra
di Will McPhail
traduzione di Francesco Pacifico
Tunué, maggio 2023
cartonato, 272 pp., B/N e colore
24,00 € (acquista online)
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