Come è nata la prima scena post-credits dei film Marvel

iron man scena post credits

In occasione dei 15 anni dall’uscita di Iron Man – il primo film prodotto dai Marvel Studios, distribuito nei cinema il 2 maggio del 2008 – lo sceneggiatore Brian Michael Bendis ha raccontato in un’intervista alcuni retroscena sulla nascita dell’iconica scena post-credits del film diretto da Jon Favreau, che vide l’esordio di Samuel L. Jackson nel ruolo di Nick Fury e la nascita del Marvel Cinematic Universe.

All’epoca sceneggiatore di punta dei fumetti di Marvel Comics, Bendis fu incaricato di scrivere nel giro di poche ore la battuta che Nick Fury avrebbe dovuto rivolgere a Tony Stark in quella prima storica scena post-credits di Iron Man, dopo che la presenza di Samuel L. Jackson fu confermata in segreto all’ultimo momento: «Il mio ricordo è: “Scrivi tutto quello che ti viene in mente”. Per quanto potesse sembrare bello, rimasi sveglio tutta la notte. Era come un rompicapo per scrittori. Scrissi un paio di pagine. Scrissi tutte le cose serie che mi vennero in mente e tutte le cose stupide che mi vennero in mente».

Questo anche perché le indicazioni iniziali furono molto poco circostanziate, visto che a quanto pare non ci fu nessun «Abbiamo bisogno di Nick Fury per portarlo nei Vendicatori». «Non fu quello che mi dissero. Mi dissero: “Nick Fury si sta presentando. Cosa dovrebbe dire?”» ricorda lo sceneggiatore.

Secondo Bendis, tra le battute proposte c’erano dunque opzioni come «Metti giù l’armatura», «Benvenuto tra i Vendicatori», «Sono qui per spegnerti. Hai chiuso. Basta Iron Man», «Parliamo dell’Iniziativa Vendicatori» e «Togli quella cazzo di armatura di dosso…» (quest’ultima una citazione di Snakes on a Plane, film del 2006 con protagonista lo stesso Jackson).

Alla fine la scelta del produttore Kevin Feige e dei Marvel Studios per la scena post-credits di Iron Man ricadde su «Sono qui per parlarle dei Vendicatori». «Fu ovviamente la scelta giusta», afferma Bendis. «Era un momento in cui si incrociavano le dita, perché non c’era nulla di stabilito. Sarebbero dovute andare molte cose nel verso giusto perché un film sugli Avengers si potesse realizzare. Quando il film uscì, divenne ovvio che l’obiettivo era a portata di mano.»

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