
Neil Gaiman – l’autore di Sandman e di American Gods – si è schierato apertamente in sostegno dello sciopero degli sceneggiatori di Hollywood che ha avuto inizio lo scorso 2 maggio su iniziativa del sindacato degli sceneggiatori Writers Guild of America (WGA) dopo il fallimento delle trattative con i principali studi cinematografici e le piattaforme per lo streaming sull’aumento delle retribuzioni e dei compensi.
Lo scrittore e sceneggiatore ha infatti partecipato a un picchetto di oltre 200 persone contro il network americano NBCUniversal indossando una t-shirt con stampato sopra «Giù quelle c***o di di matite» e impugnando un cartello con scritto «Questa è la vostra offerta? DAVVERO?».
Intervistato, Neil Gaiman ha dichiarato che «Gli scrittori sono importanti. Ho passato la mia vita come scrittore. In questo momento sto facendo da shorunner per tre serie e abbiamo bisogno di contratti. Queste persone hanno bisogno di contratti».
«Per me, la cosa più importante era volere una nuova generazione di autori televisivi e di showrunner che sapessero quello che stavano facendo. E credo che l’attuale contratto non ce lo consenta» ha aggiunto poi Neil Gaiman a proposito delle motivazioni dello sciopero degli sceneggiatori.
L’autore ha poi fornito un aggiornamento sulla situazione delle serie tv da lui gestite, dicendosi «incredibilmente fortunato» che il lavoro sulla nuova stagione di Good Omens sia stato terminato prima dell’inizio dello sciopero. «Ma per quanto riguarda le altre cose… non farò nulla», in riferimento in particolare alla seconda stagione di The Sandman.
Proprio pochi giorni fa, del resto, Neil Gaiman aveva già dichiarato di non volere che le sceneggiature di quest’ultima fossero scritte da “crumiri”, lasciando intendere di non avere autorizzato Netflix a ingaggiare sceneggiatori esterni ai sindacati per sostituire quelli impegnati nello sciopero.
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