Spirou: la fine del capolavoro di Émile Bravo

spirou speranza nonostante tutto emile bravo

Ad aprile, Nona Arte ha pubblicato in una volta sola i due volumi conclusivi di La speranza, nonostante tutto, lo Spirou “realistico” di Émile Bravo, tra le serie francofone – e non solo – più interessanti degli ultimi anni. Si tratta del compimento di un lungo racconto iniziato ormai 15 anni fa con Diario di un ingenuo, in cui il fattorino d’albergo creato da Rob-Vel si trovava calato nel contesto realistico della Seconda guerra mondiale. Il conflitto, l’occupazione tedesca, la deportazione degli ebrei belgi l’hanno travolto nei primi due volumi della serie, e lui si è ritrovato coinvolto, inconsapevolmente, nei ranghi della Resistenza all’invasore.

Qui ritroviamo Spirou senza più notizie della sua ragazza ucraina Kassandra, tornata in patria quando i Nazisti hanno invaso la Polonia. Il ragazzo sbarca ora il lunario gestendo con Fantasio – ex giornalista imbranato – un teatrino di marionette che mette in scena una versione ideale della loro storia, in cui salvano Kassandra dai tedeschi, e che in realtà è la copertura di una rete di comunicazione clandestina partigiana.

La trama di Spirou. La speranza, nonostante tutto è molto difficile da riassumere, perché il racconto è fatto di decine di episodi inanellati l’uno nell’altro, di personaggi che entrano in scena per poi scomparire e riapparire dopo molte pagine, oppure che a un certo punto escono dal libro e non tornano più, scomparsi nei lager o spariti durante un rastrellamento della polizia.

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A tenere insieme questo mosaico è proprio Spirou, sempre in movimento, che non fa altro che darsi da fare per aiutare gli altri, facendo il corriere tra la fattoria di Anselme e Bruxelles per portare cibo alla coppia di amici pittori ebrei che vive nascosta in un sottotetto o cercando di salvare i deportati dei treni blindati nazisti.

La forza del fumetto sta proprio nel contrasto tra il suo protagonista e il mondo terribile in cui si muove. In qualche modo è lo stesso Spirou dei fumetti di Franquin e Fournier, star del fumetto per ragazzi francofono, positiva, solare e avventurosa, che condanna l’uso delle armi ed è convinto che tutto possa essere risolto a parole, con un po’ d’astuzia o al limite un cazzotto. Intorno a lui, però, non si muovono gli buffi sgherri di Zorglub e il Marsupilami, ma la Gestapo, le SS, i belgi collaborazionisti da una parte, i partigiani dall’altra. Il realismo e la violenza contagiano anche Fantasio, disposto a un certo punto addirittura a distruggere un treno militare, incurante delle morti che la sua azione provocherà.

E se in alcuni passaggi il messaggio risulta un po’ stucchevole e catechistico – come quando l’eterno boy scout Spirou aggredisce Fantasio prima dell’episodio del treno, accusandolo del fatto che cedendo alla violenza diventerà egli stesso un carnefice come i loro nemici – queste punte di retorica rimangono casi isolati, persi in un mare di personaggi vivissimi e sfaccettati, resi interessanti da Bravo anche solo con un paio di vignette. 

spirou emile bravo

Spirou. La speranza, nonostante tutto 3-4
di Émile Bravo
traduzione di Marco Farinelli
Nona Arte, aprile 2023
Cartonato, 116 e 48 pp., colore
29,90 € e 18,90 € (acquista online il volume 3 e il volume 4)

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