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Pubblicato questa settimana negli Stati Uniti, Amazing Spider-Man 26 era stato annunciato da Marvel Comics come l’albo del personaggio «più sconvolgente degli ultimi 50 anni». In seguito a un leak, qualche giorno fa la casa editrice è stata costretta a rivelare che l’evento cruciale della storia sarebbe stato la morte di Kamala Khan, alias Ms. Marvel.
Con l’uscita di Amazing Spider-Man 26, è ora possibile scoprire però come si sia arrivati a questo avvenimento. Nella storia scritta da Zeb Wells e disegnata da John Romita Jr. assistiamo infatti allo scontro finale fra Spider-Man e il super essere di nome Rabin, intenzionato a uccidere Mary Jane Watson (per tutti i dettagli, vi invitiamo a recuperare i recap delle storie più recenti scritti dal nostro Andrea Fiamma).
Alla battaglia prendono parte anche Gold Goblin – alias un ravveduto Norman Osborn – e la stessa Ms. Marvel, uno dei personaggi di supporto del ciclo di Amazing Spider-Man di Wells e Romita Jr., dopo essere entrata a fare parte della Oscorp dello stesso Osborn, allo scopo di controllare segretamente quest’ultimo.
A un certo punto, Ms. Marvel aiuta Mary Jane a fuggire, ma quest’ultima viene comunque trovata da Rabin e trafitta con una lama attraverso la schiena. Peter Parker accorre a raccogliere fra le braccia la sua ex moglie, moribonda, ma a quel punto si scopre che in realtà si tratta di Kamala Khan, che si era sostituita a Mary Jane grazie ai suoi poteri da mutaforma e si è sacrificata al posto di quest’ultima.
Le ultime parole di Ms. Marvel – rimaste parzialmente inespresse – richiamano il motto del personaggio «Il bene non ha a che vedere con quello che sei, ma con quello che fai» (in originale «Good is not a thing you are, it’s a thing you do»), una citazione del quinto numero della serie a fumetti di Ms. Marvel, ed era per l’eroina una sorta di equivalente del motto «da un grande potere derivano grandi responsabilità» dello stesso Spider-Man.

Il personaggio di Ms. Marvel fu ideato nel 2013 da Sana Amanat – dirigente di Marvel Comics di origine pakistana – e poi sviluppato insieme alla sceneggiatrice G. Willow Wilson – anche lei americana e musulmana – e al disegnatore Adrian Alphona (co-creatore anche dei Runaways).
Amanat, Wilson e Alphona sono stati gli autori della prima serie regolare dedicata a Ms. Marvel/Kamala Khan, pubblicata negli Stati Uniti fra il 2014 e il 2015 e durata 19 numeri. Il personaggio di Ms. Marvel è poi stato anche protagonista di una serie tv dei Marvel Studios disponibile in streaming su Disney+ e tornerà nel film The Marvels – sequel di Captain Marvel – il prossimo novembre (qui c’è il trailer).
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