Quanto sono aumentati i prezzi dei fumetti negli ultimi 20 anni

In questi ultimi mesi, per cause e motivi indipendenti dalle semplici vendite (il costo della carta, per esempio), gli editori di fumetti hanno dovuto aumentare il prezzo di copertina dei loro fumetti. È successo a Panini Comics, Sergio Bonelli Editore, Astorina e Star Comics, ma anche agli editori di graphic novel. I lettori però avvertono e lamentano di più l’aumento nel caso dei fumetti seriali, il cui cambio di prezzo salta subito all’occhio su una cifra contenuta come quella di uno spillato o di un Topolino (e rappresenta, in potenza, una spese fissa, non una tantum come un graphic novel).

Per valutare in concreto come si sia evoluto il costo dei fumetti nel corso degli anni, cioè da quando è entrato in vigore l’euro, siamo andati a guardare quando e quanto è aumentato il prezzo di cinque serie, rappresentative della biodiversità del mercato fumettistico italiano, prodotto o importato: Diabolik, One Piece, Spider-Man (ex L’Uomo Ragno), Tex e Topolino.

Nel corso di vent’anni, tutte le serie sono raddoppiate di prezzo. Il caso di Spider-Man di Panini Comics è quello più eclatante: a fronte di un numero di pagine attualmente variabile (32, 48 o 56 pagine a seconda dei singoli albi), nell’ultimo periodo il quindicinale è arrivato a costare 3, 5 o 6 euro. Nel 2002 un albo di 72 o 80 pagine costava invece 2,25 euro.

prezzi fumetti spider-man

Nel grafico non è stato incluso il numero delle pagine, ma la testata di Spider-Man è quella che, in questi vent’anni, ha visto cambiare maggiormente il monte pagine di ogni albo, arrivando fino a 88 pagine per spillato. Nei primi anni Duemila, sull’onda dei successi cinematografici dei supereroi Marvel, Panini investì molto nelle testate supereroistiche, che aumentarono la foliazione restando a un prezzo competitivo. Con il passare del tempo, gli spillati si sono assottigliati fino alla situazione attuale, e molte storie secondarie sono state trasferite in volumi brossurati o cartonati.

Le altre testate hanno mantenuto più o meno lo stesso formato che hanno sempre avuto. Nei primi anni Duemila, Topolino era composto da 196 pagine, per poi scendere a 180 nel 2006 e infine a 164 nel 2010 – foliazione che mantiene tutt’ora. Il cambiamento è stato facilitato dal fatto che il settimanale è composto da molte storie ed è più facilmente ricomponibile, mentre Tex e Diabolik viaggiano su un’unità narrativa fissa che è difficile scardinare.

prezzi fumetti topolino

One Piece, invece segue fedelmente il modello del tankobon giapponese (cioè il volume che raccoglie un certo numero di episodi di una serie manga precedentemente apparsi su rivista) su cui è raro vedere operate modifiche di formato. Negli anni Novanta era comune la pratica di pubblicare il contenuto in un tankobon in più volumetti italiani, molto esili e per questo soprannominati dai lettori “sottiletta” – in quel formato furono pubblicate tante serie famose, come Slam Dunk e Nana.

prezzi fumetti one piece

Sia Tex che Topolino, due importanti realtà italiane che raccolgono sotto di sé un nutrito parco autoriale e una altrettanto ingente produzione di storie (uno sforzo produttivo ovviamente maggiore e più costoso rispetto alle licenze di manga e fumetti stranieri), dal 2000 al 2008 hanno aggiustato il prezzo ogni anno di dieci centesimi, per adeguarsi all’aumento dei costi generale che ha seguito il passaggio da lira a euro. In quel periodo di tempo Topolino ha assistito a un declino delle vendite che ha portato dalle oltre 350 mila copie del dicembre 2000 alle 110 mila del dicembre 2007 – dato poi migliorato nel corso degli anni.

Nel 2007 Tex vendeva 230 mila copie, ma stava comunque andando incontro a un’erosione di copie (anche se Tex e Zagor sono le serie Bonelli più stabili in termini di vendite). Dei fumetti prodotti in Italia, Diabolik è quello che ha subito meno aumenti. Nel caso di quest’ultimo, di Tex e soprattutto di Topolino, l’aumento di prezzo è avvenuto nei mesi estivi – luglio, storicamente, è uno dei mesi più forti per le vendite di Topolino, insieme a dicembre.

prezzi fumetti tex
prezzi fumetti diabolik

La longevità di One Piece rappresenta un caso di studio unico, visto che nessun manga è mai stato pubblicato per così tanto tempo in maniera regolare e uniforme nel formato. Dal luglio 2001, data di pubblicazione del primo volume italiano (dopo che una primissima edizione italiana dei primi capitoli aveva visto la luce sulla rivista Express, edita sempre da Star Comics, tra l’aprile e il settembre 2000, al costo di 6.000 lire), il prezzo di One Piece è aumentato in pochissime occasioni, anche grazie al fatto che Star Comics possiede le tipografie con cui stampare i propri fumetti. Solo di recente l’editore ha aumentato di quasi un euro il prezzo dei manga.

Gli editori, Bonelli e Astorina in particolare, si sono sempre premurati di annunciare e spiegare gli aumenti di prezzo, mentre Panini è stata meno costante nella comunicazioni agli addetti ai lavori e ai lettori, come ricordava nel 2019 Francesco Settembre, titolare di una fumetteria e blogger.

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