
«Il Comic-Con appartiene di nuovo ai fumetti»: così ha esordito a San Diego Jim Lee – disegnatore e presidente di DC Comics – ricevendo in cambio una standing ovation da parte del pubblico. Un’affermazione forte, quasi uno slogan, ma per niente lontana dalla verità. Complici infatti i due scioperi degli sceneggiatori e degli attori in corso a Hollywood, lo scorso weekend le grandi case cinematografiche hanno disertato San Diego Comic-Con 2023, lasciando che il fumetto – almeno per un anno – si riprendesse i propri spazi.
Niente trailer di blockbuster Marvel e DC in anteprima, dunque, né annunci di nuovi film o panel pieni di registi, attrici e attori, se non in piccole quantità, e soprattutto nei campi dell’animazione e dello streaming (era per esempio presente Paramount, che ha presentato le nuove serie di Star Trek e il film animato Tartarughe Ninja: Caos mutante). Una situazione tale che, prima dell’inizio della manifestazione, c’era persino chi gridava a una possibile “apocalisse”.
«Questo era l’anno in cui San Diego Comic-Con sarebbe dovuto collassare» esordisce infatti Borys Kit nel suo reportage per The Hollywood Reporter. «Be’, invece circa 150.000 partecipanti si sono presentati comunque. Non ci sono state cancellazioni di massa negli hotel né richieste di rimborso di massa per i biglietti, acquistati con mesi di anticipo. E sulla strada verso l’apocalisse del Comic-Con è successa una cosa interessante. C’è stata una rinnovata attenzione per i fumetti e le altre arti grafiche».
In questa situazione, a perdere pubblico è stata soprattutto la “Hall H”, una sala in grado di accogliere circa 6.500 persone che di solito ospita i panel di punta della convention, quelli incentrati sulle grosse produzioni cinematografiche. Questo ha comportato una maggiore distribuzione del pubblico verso le altre sale per le conferenze, ma anche verso i corridoi della convention, più brulicanti del solito.
Soprattutto, mancando i grandi eventi verso cui correre, la gente aveva meno frenesia e più tempo per fare le file agli stand e per fare acquisti. Proprio per questo, Entertainment Weekly ha definito San Diego Comic-Con 2023 «più tranquillo» rispetto al solito, mentre Variety ha rimarcato come l’atmosfera generale fosse piuttosto fredda, anche se, «almeno a livello aneddotico, molte persone sembravano preferirla così». Persino personalità legate al mondo dell’intrattenimento at large.
Lo showrunner Mike Ryan (Transformers: Robot in Disguise, Avengers Assemble) ha affermato per esempio che questo San Diego Comic-Con gli è piaciuto perché «mi ha ricordato le vecchie convention di 20 anni fa». Prima dell’invasione di Hollywood, infatti, il Comic-Con era «davvero incentrato sulla comunità dei fan che si riuniva per amore e passione per i fumetti, la narrazione, l’animazione, i personaggi e le splendide, adorabili ossessioni che tutti noi abbiamo».
In modo simile, Simon Kinberg, produttore e sceneggiatore dei film degli X-Men e di Deadpool, ha potuto godersi per una volta la convention da visitatore: «Sembrava di essere al vecchio Comic-Con. C’erano ancora i videogiochi e gli oggetti hi-tech, ma era sicuramente un Comic-Con basato sui fumetti e sui giocattoli».
Secondo quanto riferiscono i report, il fumetto ha così beneficiato di questa situazione, con un incremento di vendite e visibilità confermato da case editrici, autori e rivenditori (persino quelli che avevano preso in affitto spazi al di fuori dei padiglioni della fiera). «Autori come Adam Hughes e Billy Tucci mi hanno detto di aver vissuto l’anno migliore di sempre. È stata una vera gioia vedere le persone che realizzano i fumetti essere di nuovo in prima linea e al centro della convention creata in loro nome» ha per esempio raccontato lo sceneggiatore e inchiostratore Jimmy Palmiotti, un veterano del settore.
Secondo quanto riferito da The Hollywood Reporter, Dark Horse e Image Comics avrebbero inoltre raddoppiato le loro vendite rispetto agli anni precedenti (così come anche Funko e Lego), mentre DC Comics, «che per la prima volta ha messo in vendita prodotti in esclusiva, ha registrato code costanti e ha esaurito la maggior parte delle proprie scorte».
Nonostante tutto questo, è difficile dire se l’edizione 2023 di San Diego Comic-Con possa fare da spartiacque e se l’incremento delle vendite e dell’intereresse verso i fumetti sarà confermato anche nei prossimi anni, quando (probabilmente) Hollywood ritornerà a frequentare la convention e la Hall H. Forse no, ma almeno per molti questo ritorno alle origini sembra essere stata un’esperienza decisamente piacevole.
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