
I fanatici del gekiga di Masahiko Matsumoto è un manga che racconta la storia di come è nato il movimento del gekiga e le gesta artistiche ed editoriali degli autori che hanno animato quella corrente del fumetto giapponese anticonformista e fuori dagli schemi.
Siamo a Osaka nel 1956 e tre giovani autori sognano di rivoluzionare il mondo del fumetto giapponese. Sebbene apprezzino il lavoro del maestro Osamu Tezuka, realizzano manga diversi dai suoi e da quelli che dominano il mercato. I loro sono fumetti di genere, che si rivolgono a un pubblico più adulto: thriller, noir e racconto di realtà con storie drammatiche che prive di spunti umoristici. Questi tre autori sono Masahiko Matsumoto, Tatsumi Yoshihiro e Saitō Takao. Quello che stanno facendo è qualcosa di rivoluzionario per la storia del fumetto giapponese: stanno dando vita al gekiga, una nuova corrente che va oltre i generi e le tendenze consolidate.
Questo libro racconta la loro storia, attraverso le chine di un altro storico autore che ha animato il gekiga, Masahiko Matsumoto. Il resoconto è un’appassionante storia di realtà autobiografica arricchita da saggi critici e testimonianze.
I fanatici del gekiga è un documento importante per chi ama il fumetto giapponese e la sua storia e nello specifico per chi apprezza i lavori di quegli autori che hanno caratterizzato il movimento anche negli anni successivi, come Yoshihiro Tatsumi, Tadao Tsuge o Yoshiharu Tsuge.
Il volume – cartonato, 336 pagine a colori e in bianco e nero, 25,00 euro – è distribuito in fumetteria e libreria da Coconino Press a partire dall’11 agosto e si può acquistare anche online qui.
Di seguito le prime dieci pagine da leggere in anteprima da I fanatici del gekiga di Masahiko Matsumoto










Tutti i fumetti in uscita di questa settimana
Leggi anche:
- ‘Tormenta nera’: all’origine del gekiga
- “Il libro dei sogni” di Yoshiharu Tsuge: il realismo dei desideri infranti
- Una conversazione tra Igort e Tadao Tsuge
Entra nel canale Telegram di Fumettologica, clicca qui. O seguici su Instagram, Facebook e Twitter.