È iniziata la guerra tra Batman e Catwoman

Il nuovo ciclo di storie di "Batman" scritto da Chip Zdarsky, raccontato numero per numero da Andrea Fiamma.

ATTENZIONE: QUESTO ARTICOLO CONTIENE SPOILER PER BATMAN 137

batman 137 2023 dc comics catwoman

Su Batman 137 piomba con prepotenza la seconda parte del crossover Batman/Catwoman: The Gotham War, scritta da Chip Zdarsky e disegnata da Jorge Jimenez (qui i dettagli). La premessa? Catwoman ha trovato un modo per abbattere il tasso di criminalità: regolarizzare i ladri, a patto che rubino solo ai ricchi e non commettano omicidi. A sorpresa, l’idea sta funzionando. Ma ovviamente Batman non è d’accordo.

Cosa succede nell’albo

Catwoman ha approfittato della lunga assenza di Batman per rivoluzionare la malavita di Gotham. Ha radunato criminali di serie B e scagnozzi al soldo dei grandi boss insegnando loro a rubare come dei ladri provetti. In cambio, ha preteso che i suoi allievi rispettassero regole ferree: possono rubare per arricchirsi ma solo a danno di persone molto benestanti e senza commettere omicidi.

Catwoman instaura così un nuovo regime criminale che porta il tasso di crimini violenti a Gotham a scendere del 75%. Inoltre, privandoli della loro manodopera, Selina Kyle ha indebolito anche i grandi criminali (alcuni di loro – Black Mask, Calendar Man, Firefly, il Cappellaio Matto, Professor Pyg, Spaventapasseri, Due Facce e il Ventriloquo – si sono infatti riuniti per decidere come risolvere il problema). In otto settimane è riuscita a ottenere un risultato che Batman inseguiva da anni.

batman 137 2023 dc comics

Batman però continua a dare la caccia con i propri metodi violenti a tutti i criminali, anche quelli che rispettano le regole di Catwoman, di fatto incentivandoli a tornare a una vita di crimine puro e più remunerativo. Selina indice un incontro con tutta la Bat-famiglia per proporre una tregua e fare in modo che i vigilanti chiudano un occhio su certi crimini minori.

Bruce e il figlio Damian, nei panni di Robin, rifiutano la proposta. Gli altri, invece, si dimostrano più aperti: Jason Todd (Red Hood) è il più convinto di tutti, mentre Cassandra Cain e Stephanie Brown (le due Batgirl), Barbara Gordon (Oracolo) e Tim Drake (Robin) ammettono che i metodi di Catwoman sembrano dare i loro frutti. A sostegno della sua idea, Batman porta il caso di Roland Garner, ex-scagnozzo e padre single ucciso durante una rapina. Anche se è un caso isolato, a Batman basta per considerare impraticabile il metodo di Catwoman.

Batman va alla caccia dei criminali che sono passati dalla parte di Catwoman, cercando di intimidirli. Robin (Tim Drake) cerca di dissuaderlo, ma l’uomo pipistrello non vuole sentire ragioni. La Bat-famiglia, intanto, discute sulla legittimità del nuovo sistema: sono tutti a disagio nel lasciare correre quelli che sono di fatto dei veri e propri crimini, ma riconoscono che nemmeno il metodo di Batman è utile. Più lui pesta i criminali, più questi sono tentati di tornare ai vecchi metodi. Un confronto serio tra Batman e la Bat-famiglia degenera in una maxi scazzottata tra Bruce (coadiuvato dal figlio Damian) e i suoi cari, alla fine della quale Bruce si dà alla macchia.

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Nel suo appartamento di città – il Fort Graye Brownstone in cui vive da qualche tempo, in alternativa a Villa Wayne – Bruce riceve la visita di un dipendente della banca di Gotham, che ha messo in vendita Villa Wayne (e la sottostante batcaverna) per ottenere le liquidità necessarie a finanziare le ristrutturazioni di Fort Graye Brownstone. Batman corre alla villa per decidere che fare (cancellare le sue tracce, distruggere i dati sensibili). Bruce, sempre più fiaccato dalle lotte e dai problemi, discute con Zur-En-Arrh, pronto a riprendere il controllo della loro personalità, della possibilità che sia stata Selina a comprare la villa dalla banca per logorarlo ai fianchi, ma quando entra nella batcaverna trova il nuovo proprietario dell’immobile: Vandal Savage.

Appunti sparsi

Ho scritto una lenzuolata di riassunto perché ho dovuto includere anche i fatti raccontati in Batman/Catwoman: The Gotham War – Battle Lines, albo che apre le danze del crossover, perché altrimenti non si sarebbe capito nulla. È il solito problema dei fumetti supereroistici, abbiate pazienza.*

{*Il grandissimo maniavantismo che mi anima e che mi spinge a pensarvi assolutamente annoiati da queste letture e costretti a forza a leggerli (e invece voi magari siete tutti fomentati) è giustificato: più di qualche lettore mi ha scritto che legge questi recap perché sono più interessanti del fumetto stesso.** Che dire, emozioni contrastanti, non credo l’abbiano detto per farmi un complimento, la colpa penso sia del totale scollamento tra il fumetto supereroistico e il PAESE REALE.}

{**onesto alcuni fanno hate-reading anche questo lo so perché me lo dicono giuro non è mitomania ma c’è gente che mi scrive «fai schifo non capisci un quacchero» e poi io ci discuto e mi domando ma scusa se ti fa schifo il piatto cambia ristorante e invece loro sempre da The Flame Laundry tornano a mangiare ah sia benedetto il sapore dell’odio.}

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Impostata così, la storia sembra prendere una piega simile a quella di Civil War, il famoso evento di Marvel Comics del 2006. Entrambi i fumetti mettono al centro del racconto un quesito dai contorni morali, filosofici e politici. Mi pare che gli autori vogliano che i lettori si schierino con Catwoman, non tanto per il modo ortodosso con cui ha abbassato il tasso di criminalità violenta (anche se…), quanto più per la debole obiezione che pone Batman: se qualcuno, anche uno solo, ci rimette la vita, quella di Catwoman non può essere una strada da perseguire.

In linea di principio, encomiabile, bravo Bruce. Però io mi domando e chiedo quante volte Batman è stato responsabile, diretto o indiretto (ufficialmente solo indiretto visto che lui non uccide), della morte di qualcuno o di qualche danno collaterale. Quello non gli crea alcun cruccio morale? Nell’economia della storia, prendere le parti di Catwoman pare abbastanza naturale, vediamo se ci sarà qualche svolta.

Quel Vandal Savage che compare nel finale dell’albo è un personaggio creato nel 1943 da Alfred Bester e Martin Nodell per la testata Green Lantern. È un uomo di Cro-Magnon e diventato immortale in seguito all’incontro con un meteorite. È apparso negli anni in molte storie di Justice League, Superman e Batman.

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