È morta Lisa Lyon, la bodybuilder che ispirò Frank Miller nella creazione di Elektra

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Elektra in un’illustrazione di Frank Miller

L’8 settembre è morta all’età di 70 anni Lisa Lyon, bodybuilder americana che ispirò Frank Miller nella creazione del personaggio di Elektra, storica avversaria, amante e alleata di Daredevil.

Nata nel 1953, Lisa Lyon si avvicinò al mondo del bodybuilding all’università, dopo aver iniziato a fare pesi per irrobustire la parte superiore del corpo, con lo scopo di migliorare nel kendo, sport che praticava all’epoca. Salì agli onori della cronaca nel 1979, quando vinse il campionato mondiale di bodybuilding femminile.

Negli anni Ottanta fu una delle principali promotrici del bodybuilding: scrisse libri, apparve in televisione e sulle riviste (fu una delle prime donne bodybuilder di Playboy), lavorò come modella, diventando uno dei soggetti preferito del fotografo Robert Mapplethorpe, e occasionalmente come attrice (Vamp, Le tre corone del marinaio).

Nel 1980 Frank Miller, che all’epoca stava per iniziare a scrivere e disegnare la serie Daredevil, inventò il personaggio di Elektra, utilizzando come riferimenti Sand Saref, la femme fatale che aveva creato Will Eisner nel suo fumetto Spirit, e proprio Lisa Lyon, mischiandoci poi altre sue passioni, come la cultura giapponese e quella greca. Proprio per sottolineare il collegamento con la tradizione mitologica dei greci optò per il nome in Elektra, in sostituzione del primo nome che le aveva affibbiato, Indigo.

In un’intervista apparsa sulla rivista The Daredevil Chronicles 1 nel 1982, Frank Miller confessò di fare ampio uso di riferimenti visivi per disegnare i personaggi: Matt Murdock era modellato su Robert Redford, ed Elektra era basata sulle foto scattate da Robert Mapplethorpe a Lisa Lyon, che l’autore aveva visto in un libro del fotografo. «Ho studiato molto Lisa Lyon» disse Miller. «Elektra non ha proprio lo stesso scheletro di Lisa Lyon, ma ha i dettagli di una body builder.»

«Elektra fu il tentativo di Frank Miller di mettere in scena il rapporto tra due supercorpi e probabilmente la sua presa di distanza più netta dal periodo della Silver Age» scrive Paul Young nel libro Frank Miller’s Daredevil and the Ends of Heroism. «Il fisico statuario di Elektra nasceva da una provocazione: perché esseri straordinari come Superman o Spider-Man dovrebbero frequentare creature umane normali come Lois Lane o Mary Jane Watson?»

La fisicità di Lisa Lyon fu un tratto che Miller conservò in quasi tutte le apparizioni di Elektra (inclusa L’uomo senza paura, in cui John Romita Jr. disegnò un’Elektra dal corpo ben piazzato). A partire dagli anni Duemila, il fisico di Elektra si fece invece più asciutto e conforme ai canoni estetici dei fumetti supereroistici.

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