ATTENZIONE: QUESTO ARTICOLO CONTIENE SPOILER

Come succede per le altre produzioni dei Marvel Studios, anche la stagione 2 della serie tv Loki – che ha esordito il 6 ottobre su Disney+ – presenta molti rimandi, citazioni, strizzatine d’occhio a fatti fumettistici (e non). Abbiamo così selezionato le curiosità più significative dell’episodio 1.
Caos alla TVA
L’episodio 1 della stagione 2 di Loki riprende esattamente dove si era conclusa la prima. Scopriamo quasi subito che Mobius (Owen Wilson) non riconosce Loki (Tom Hiddleston) non perché la realtà è stata alterata ma perché il protagonista si trova nel passato. Quando torniamo nel “presente”, scopriamo che la TVA è nel caos: la Sacra Linea Temporale si sta ramificando, il multiverso sta nascendo e il personale dell’organizzazione non ci sta capendo granché.
Sulla TVA e i Custodi del Tempo non ci dilunghiamo ma rimandiamo a quanto scritto poco più di due anni fa (per la precisione qui). In questo episodio ritroviamo personaggi già noti come la Cacciatrice B-15 (interpretata da Wunmi Mosaku) e l’impiegato Casey (Eugene Cordero). Nuove aggiunte sono invece il tecnico Ouroboros (Ke Huy Quan) la Giudice Gamble (Liz Carr) e il Generale Dox (Kate Dickie).
Se quest’ultima non ha corrispettivi nei fumetti di Marvel Comics, la Giudice Gamble sì, anche piuttosto diverso. Justin Alphonse Gamble è infatti un impiegato della TVA, creato nel 1981 da Jo Duffy e Kerry Gammill su Power Man and Iron Fist 79 (ovvero prima della ideazione della TVA stessa).
Piccolo easter egg: nella sua prima apparizione nel corso dell’episodio, Casey sta ascoltando lo stesso podcast di Steven Grant in Moon Knight. Potrebbe trattarsi di una semplice citazione, o magari è possibile che l’uomo sia stato incaricato di tenere sotto osservazione Moon Knight?
Ouroboros
Il citato Ouroboros merita un discorso a parte, innanzitutto perché ha un ruolo più prominente rispetto agli altri nuovi personaggi. Si tratta del responsabile della sezione “Riparazioni e Potenziamenti” della TVA, una sorta di equivalente di Q dei film di James Bond. La particolarità del personaggio sta nel nome: l’ouroboros (in italiano noto anche come uroburo) è un simbolo raffigurante un serpente che si morde la corda, formando un cerchio senza inizio e senza fine.
Come afferma Wikipedia, «rappresenta il potere che divora e rigenera sé stesso, l’energia universale che si consuma e si rinnova di continuo, la natura ciclica delle cose, che ricominciano dall’inizio dopo aver raggiunto la propria fine. Simboleggia quindi l’unità, la totalità del mondo, l’infinito, l’eternità, il tempo ciclico, l’eterno ritorno, l’immortalità e la perfezione».
Nella mitologia norrena, però, l’uroburo appare come il serpente Jörmungandr, che è uno dei figli di Loki. Secondo le leggende, quando la bocca di Jörmungandr si staccherà dalla coda avverrà il ragnarök, ovvero il crepuscolo degli dèi. Tutto questo potrebbe anche fornire qualche indizio sulla continuazione della serie.
Il personaggio è interpretato da Ke Huy Quan, attore che negli ultimi anni sta vivendo una nuova giovinezza, dopo un paio di decenni abbondanti di inattività. La sua divisa nell’episodio 1 della stagione 2 di Loki nasconde un piccolo easter egg, visto che richiama il cappotto con le toppe di Data, il personaggio da lui interpretato in I Goonies, il film cult del 1985 diretto da Richard Donner.
A che ora è la fine del mondo?
In uno dei suoi salti temporali, Loki finisce nel futuro, in quella che sembra la fine del multiverso. La TVA è in fase di evacuazione e c’è un telefono che squilla di continuo, finché il protagonista non viene falciato da qualcuno che appare alle sue spalle. La scena lascia diversi interrogativi (chi c’è all’altro capo del telefono? chi ha falciato Loki?) che probabilmente troveranno risposta nelle prossime puntate.
La domanda forse più interessante è però: quando si svolge questa scena? Sarà in parallelo a Avengers: Secret Wars, visto che da quanto si dice questo film (in uscita nel 2027) potrebbe mettere fine all’attuale Marvel Cinematic Universe, portando a un reboot? A questo interrogativo dubito che avremo risposta nell’immediato.
Dove si colloca questa seconda stagione?
Come detto in apertura di articolo, l’episodio 1 della stagione 2 di Loki riprende esattamente dove si era conclusa la prima, quindi se si volesse guardare film e serie tv del Marvel Cinematic Universe in ordine cronologico (qui trovate una guida completa) bisognerebbe guardarla in coda a quella.
I fatti di questa seconda stagione dovrebbero dunque avvenire prima sia di Doctor Strange nel Multiverso della follia che di Ant-Man and the Wasp: Quantumania, i due film che più di tutti hanno portato avanti il discorso sul Multiverso negli ultimi anni. Come avevamo segnalato, in particolare, la seconda di queste due pellicole offriva un’anticipazione della stagione 2 di Loki in una scena post-credits.
In cui trovavamo Loki e Mobius nel vecchio West insieme a una variante di Kang/Colui Che Rimane di nome Victor Timely. Una situazione che sarà di certo approfondita nei prossimi episodi, anche a giudicare dai trailer della serie. La cosa da capire è se dunque i prossimi episodi manterranno la stessa collocazione del primo o se faranno un qualche balzo in avanti, andando a incrociare il terzo film di Ant-Man e Wasp.
La scena post-credits
A proposito di scene post-credits, anche questo episodio 1 della stagione 2 di Loki ne presenta una, che riporta in scena Sylvie – la variante al femminile di Loki – dopo il finale della prima stagione. Anche in questo caso, la scena sembra ricollegarsi direttamente agli avvenimenti raccontati lì, dopo che la ragazza ha ucciso Colui Che Rimane e si è impossessata del suo TemPad, il dispositivo che permette agli agenti della TVA di viaggiare nel tempo.
Grazie a esso, Sylvie approda nel 1982 a Broxton, nello stato dell’Oklahoma. Questo luogo è noto ai fan dei fumetti di Thor, perché qui fu fondata Nuova Asgard, una città molto simile a quella che abbiamo visto anche al cinema in Avengers: Endgame e Thor: Love and Thunder. Dopo l’esordio nel 2007 su Thor (Vol. 3) 1 di J. Michael Straczynski e Olivier Coipel, rimase in Oklahoma fino a Thor: God of Thunder 24 del settembre 2014, in una storia di Jason Aaron ed Esad Ribic.
Nei fumetti, a Broxton viveva inoltre un personaggio di nome Sylvie Lushton, che esordì sull’albo Dark Reign: Young Avengers 1 di Paul Cornell e Mark Brooks (maggio 2009). Nonostante fosse una mortale, questa Sylvie divenne la seconda Incantatrice dell’universo fumettistico Marvel.
Nella scena finale dell’episodio, la Sylvie del MCU entra in un McDonald’s, sembrandone affascinata. Se ve lo state chiedendo: sì, Marvel ha stretto un accordo commerciale con la più famosa catena di fast food al mondo. Per l’occasione, McDonald’s ha anche creato una nuova salsina dal gusto agrodolce, chiamata appunto Loki.
Leggi anche:
- Wolverine potrebbe non fare parte dei prossimi film degli X-Men
- Martin Scorsese contro i film di supereroi, ancora
- Disney+, le novità in streaming a ottobre 2023
Entra nel canale WhatsApp di Fumettologica, clicca qui. O seguici su Telegram, Instagram, Facebook e Twitter.