È morto Sergio Staino

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All’età di 83 anni, è morto Sergio Staino, creatore di Bobo e autore per il cinema, la tv e il teatro, nonché tra i principali autori italiani di fumetti satirici, che con le sue vignette ha raccontato per decenni la politica italiana.

Nato a Piancastagnaio l’8 giugno 1940 e laureato in architettura, Staino iniziò a collaborare con Linus nel 1979, quando la rivista era diretta da Oreste del Buono. Lì creò il suo personaggio più famoso, Bobo, protagonista di vignette con cui commentava la politica italiana dal punto di vista di un uomo della sua generazione, un sessantottino ormai disilluso dalla possibilità di rinnovarsi della società. Le battute nascevano spesso dal confronto con Ilaria e Michele, figli del personaggio e portavoce del pensiero delle generazioni più giovani. Altri personaggi ricorrenti sono la moglie Bibi e il compagno di partito Molotov, incarnazione dell’ortodossia del Partito Comunista Italiano e delle sue successive evoluzioni. 

Negli anni Ottanta Staino collaborò poi in qualità di vignettista con quotidiani come Il Messaggero e l’Unità, per poi fondare nel 1986 il settimanale satirico Tango, che ebbe anche una propaggine televisiva su Rai 3, a partire dal 1987, con il nome Teletango. Nel 1989 scrisse e diresse il film Cavalli si nasce, mentre a inizio anni Novanta fu tra gli ideatori del varietà satirico Cielito lindo, condotto da Claudio Bisio e Athina Cenci, e direttore artistico del Teatro Puccini di Firenze e dell’Estate Fiorentina (1998-99).

Negli ultimi anni aveva ridotto i suoi impegni di disegnatore a causa di gravi problemi alla vista che l’avevano reso quasi cieco. La collaborazione quotidiana con La Stampa, Tiscali Notizie, il Riformista e la serie di vignette Hello Jesus su Avvenire nel 2018, reintepretazione di Gesù da parte di un ateo, erano possibili grazie all’apporto di collaboratori.

Sergio Staino soffriva di problemi agli occhi già dall’infanzia. «Non si accorsero della mia situazione – raccontò a La Stampa nel 2015 – nemmeno quando ho pestato ed ucciso un pulcino. Io piangevo: ‘Non l’ho visto, non l’ho visto’, ma nessuno ci credeva». Nel 1977 ebbe il primo distacco della retina, e lui dovette reimparare a disegnare quasi da zero. Con l’età la situazione peggiorò sempre più, fino alla cecità quasi assoluta. «Quando mi chiedono un autografo io faccio sempre un Bobino, ne ho fatti milioni e so che alla fine il disegno esce e a me sembra di vederlo. Finché un giorno un ragazzo ha avuto il coraggio di dirmi: “Guardi che la penna non scrive”».

Tra il 2016 e il 2017 Sergio Staino fu co-direttore dell’Unità in affiancamento ad Andrea Romano, ruolo che lasciò in polemica con la direzione e i colleghi giornalisti.

Nel corso degli anni, le sue vignette e le sue strisce sono state raccolte da vari editori, tra cui Milano Libri, Editori Riuniti, Editori del Grifo, Baldini & Castoldi, Feltrinelli ed Einaudi.

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