
Aardman Animations, lo studio d’animazione famoso per i film delle serie Wallace & Gromit e Shaun, vita da pecora, tutti realizzati in claymation – tecnica che prevede l’uso di pupazzi in fil di ferro e plastilina – potrebbe restare senza la materia prima necessaria per le sue produzioni, ovvero la plastilina. Lo ha riportato il Telegraph, in una notizia poi in parte smentita dalla stessa Aardman.
Fin dai suoi esordi nei primi anni Settanta, Aardman, specializzata nell’animazione stop-motion in varie forme, ha sempre utilizzato un particolare tipo di plastilina, la Lewis Newplast, un materiale modellante che prende il nome da suo inventore, un insegnante d’arte di Chislehurst. La Lewis era il prodotto ideale per l’animazione: era facile da plasmare e manteneva la forma anche se esposta alle luci intense dei set cinematografici. Lo scorso marzo però l’unico produttore, la Newclay Products, una fabbrica con sede a Torquay, nell’estremo sud del Regno Unito, ha dichiarato fallimento.
Come riportato dal Telegraph, dopo l’annuncio della chiusura, Aardman ha prontamente acquistato tutta la produzione di plastilina rimasta nei magazzini di Newclay. Secondo il giornale, le scorte sarebbero sufficienti a realizzare soltanto un altro progetto, il nuovo film di Wallace e Gromit che arriverà nel 2024.
A seguito della notizia, Aardman ha diffuso un messaggio sui propri canali social in cui ha smentito in parte la storia del Telegraph e ha tranquillizzato i fan affermando di avere «una quantità molto alta di plastilina che basterà per le produzioni attuali e future e, proprio come Wallace nella sua officina, è da tempo che lavoriamo dietro le quinte per assicurare una transizione senza intoppi ai nuovi rifornimenti che useremo per le nostre iconiche produzioni».
Con la Lewis Newplast Aardman ha realizzato anche la sua ultima fatica cinematografica, Galline in fuga – L’alba dei nugget, sequel di Galline in fuga in arrivo a dicembre su Netflix. I personaggi sono stati tutti ricreati da zero, dato che i modellini originali erano andati distrutti in un incendio nel 2005.
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