
Ad aprile 2024, a circa 8 anni di distanza dal primo, sarà pubblicato negli Stati Uniti il secondo volume di La mia cosa preferita sono i mostri, pluripremiato fumetto realizzato da Emil Ferris per Fantagraphics Books. Il lungo ritardo con cui arriva la parte conclusiva del fumetto è stato principalmente dovuto ai cattivi rapporti nel frattempo intercorsi tra la casa editrice americana e l’autrice.
I problemi pare siano nati quando Emil Ferris – dopo non avere consegnato l’opera per l’uscita secondo i tempi previsti – ha affermato che Fantagraphics non avesse i diritti per la pubblicazione del secondo volume di La mia cosa preferita sono i mostri. La situazione ha spinto dunque l’editore a rivolgersi ai propri avvocati.
Secondo quanto riferito dai legali della casa editrice, nel 2016 «le parti avevano concordato che Mostri fosse troppo lungo per essere pubblicato con successo in un unico volume e che quindi sarebbe stato pubblicato in due volumi separati […] e avevano inoltre concordato che il libro 2 – la seconda metà dell’opera presentata da Ferris nel 2015 – sarebbe stato pubblicato a luglio 2017. Senza alcuna obiezione da parte di Ferris o di Bemiss [l’agente dell’autrice, Ndr], Fantagraphics annunciò in modo evidente la data di pubblicazione del libro 2 nel luglio 2017 nel suo catalogo per quella stagione editoriale». Fantagraphics, inoltre, «iniziò a concedere licenze a vari editori stranieri per pubblicare entrambi i volumi separatamente. Furono concesse numerose licenze di questo tipo, che specificavano la pubblicazione separata del Libro 1 e del Libro 2, e Fantagraphics ricevette pagamenti anticipati separati per ciascun volume».
A quel punto, però, Emil Ferris decise di voler rimettere mano alla seconda parte del libro, promettendo di riuscire a finire i lavori nei tempi utili per pubblicare il volume a luglio 2017, come concordato. Fantagraphics acconsentì alla richiesta, ma l’autrice non rispettò la consegna. Il ritardo si è poi protratto nel tempo, con varie giustificazioni, come specificato sempre dalla casa editrice: «In alcuni casi, ha dato la colpa della mancata consegna della versione promessa alla sua salute mentale e/o fisica, al computer malfunzionante e alla sua pretesa necessità di avere altre entrate. Ultimamente, invece, per la prima volta, soprattutto attraverso i suoi nuovi avvocati, ha affermato che Fantagraphics non avesse i diritti per la pubblicazione del Libro 2».
Secondo gli avvocati di Ferris, infatti, Fantagraphics avrebbe voluto costringere «la sua autrice di punta, Emil Ferris, a consegnarle un secondo libro del quale essa non ha i diritti», puntando sulla distinzione fra “Libro” e “Opera” e affermando che il contratto vincolasse l’autrice solo per un tomo. Tra le altre cose, si sosteneva che la casa editrice avesse sottopagato l’autrice e che – nel farle causa – contasse sul fatto che avrebbe dovuto usare i pochi soldi a propria disposizione per potersi difendere.
Dopo circa due anni di accuse e controaccuse, però, a marzo 2023 è arrivata la decisione della corte distrettuale di Seattle, che ha dato ragione a Fantagraphics, imponendo a Emil Ferris di consegnare la seconda metà di La mia cosa preferita sono i mostri. La casa editrice ne ha così subito comunicato la nuova data di uscita.
Nel frattempo, Emil Ferris ha già annunciato altri due nuovi fumetti – uno dei quali è un prequel proprio di La mia cosa preferita sono i mostri – che saranno pubblicati nei prossimi mesi da Pantheon Books, nuova casa editrice dell’autrice.
La mia cosa preferita sono i mostri ha rappresentato negli ultimi anni un vero e proprio caso editoriale, ottenendo un grande successo di critica e di pubblico in varie parti del mondo. In Italia – dove il libro è stato pubblicato da Bao Publishing – ha vinto il Gran Guinigi come miglior graphic novel in occasione di Lucca Comics 2018 e il Premio Comicon 2019 come miglior graphic novel straniero. A questi si aggiungono tre premi Eisner nel 2018 (miglior graphic novel inedito, miglior autrice e migliore colorazione) il Fauve d’Or per il miglior album al Festival International de la Bande Dessinée di Angoulême 2019 e il premio della critica francese ACBD 2019.
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