Quanti sono stati i personaggi creati da Benito Jacovitti nella sua lunga carriera? Moltissimi, centinaia e centinaia, tra protagonisti iconici e comparse durate lo spazio di qualche vignetta (per non parlare di anonimi pesci volanti e salami senza nome!).
Nel 1974, quasi per voler mettere ordine nella sua produzione, Jacovitti disegnò 100 illustrazioni per rappresentare i personaggi che lui riteneva più significativi, dai 3P Pippo, Pertica e Palla, con cui era sbarcato su Il Vittorioso nel 1940, a Gionni Peppe, creato per linus soltanto l’anno precedente. Mancano quelli ideati negli ultimi 23 anni di carriera, ma si tratta comunque di una galleria ricchissima e rappresentativa di tutte le serie più celebri.
L’Associazione Amici del Vittorioso, per celebrare il centenario della nascita del fumettista, ha ripubblicato per la prima volta quei disegni in un curioso “album di figurine”, corredato di dati editoriali sugli esordi di ognuno di loro. I personaggi di Jacovitti in 100 figurine (spillato formato A4, a colori, € 13,00) è una pubblicazione destinata ai soci dell’associazione, ma è acquistabile su richiesta scrivendo alla mail redazione [@] ilvittorioso.it.
Dopo la copertina dell’album, pubblichiamo di seguito una selezione commentata di personaggi scelti tra i più famosi come tra i più curiosi.
Il personaggio in copertina è una celebre autocaricatura di Jacovitti.
PIPPO – 1940
Pippo è il primo personaggio creato da Jacovitti, a soli 17 anni. Esordì nel racconto “Pippo e gli inglesi” su “Il Vittorioso” 40 del 1940 insieme ai suoi inseparabili amici Pertica e Palla. I 3P in poco tempo diventarono le mascotte della rivista a fumetti dell’Azione Cattolica.
CIP L’ARCIPOLIZIOTTO – 1945
Protagonista assoluto dell’altra importante serie per “Il Vittorioso” oltre a quella dei “3P”, è un detective infallibile che indaga in compagnia dell’aiutante Gallina e del cane bassotto Chilometro. Il suo arcinemico è Zagar, un ladro vestito di nero che anticipò Diabolik di ben quindici anni.
LA SIGNORA CARLOMAGNO – 1945
Vecchietta forzuta e imbattibile, prototipo di Nonna Abelarda e di altri personaggi simili, esordì sulla rivista “Intervallo” nel 1945 come parte del cast della sitcom “La famiglia Spaccabue”. Chiusa quella serie, migrò sulle pagine del Vittorioso, diventando un comprimario fisso dei 3P e di Cip.
BATTISTA L’INGENUO FASCISTA – 1945
Protagonista di una rara opera di satira politica di Jacovitti – “Satira reazionaria”, come la definì l’autore – pubblicata su “Intervallo” pochi mesi dopo la fine della Seconda guerra mondiale, Battista è il rappresentante di quella generazione cresciuta che non riusciva a lasciarsi alle spalle il fascismo e non trovava il suo posto nella nuova Italia democratica.
MANDRAGO IL MAGO – 1946
Sul “Vittorioso”, Jac si cimentava spesso in parodie di fumetti e opere letterarie, come “L’onorevole Tarzan”, “Don Chisciotte” e “Mandrago”, che va il verso a Mandrake the Magician, classico fumetto di Lee Falk e Phil Davis che in Italia aveva avuto un enorme successo subito prima della guerra.
GIACINTO IL CORSARO DIPINTO – 1947
Appassionatissimo dei romanzi di Emilio Salgari, sulle pagine del “Vittorioso” Jacovitti rispose ai suoi corsari neri, verdi e rossi con una divertentissima parodia delle storie di pirati.
JAK MANDOLINO – 1953
Jak Mandolino, detto “Jak Violoncello”, è uno sgangherato e squattrinato gangster, nato su “Capitan Walter” 11 del 1953. Nelle storie degli anni Sessanta sul “Corriere dei Piccoli” negli anni Sessanta e nei “fumetti in tv” per SuperGulp! (1978) era affiancato dal diavoletto tentatore Pop Corn, mentre il suo nome perse la K, italianizzandosi in Jac Mandolino.
GIUSEPPE – 1956
In un mondo di personaggi surreali come quello di Jacovitti, il più assurdo è forse Giuseppe, omino senza cognome protagonista di una serie di strisce autoconclusive mute completamente fuori di testa.
COCCO BILL – 1957
Il personaggio più celebre di Jacovitti è certamente il cowboy che beve solo camomilla. Nato, insieme al suo cavallo Trottalemme, sul primo numero del “Giorno dei Ragazzi”, inserto del giovedì di “Il Giorno”, fu pubblicato anche, tra gli altri, dal “Corriere dei Piccoli”, dal “Giornalino” e in un albo speciale di Sergio Bonelli Editore.
TOM FICCANASO – 1957
Pochi mesi dopo la creazione di Cocco Bill, sempre sul “Giorno dei Ragazzi” vide la luce Tom Ficcanaso, giornalista protagonista di indagini parodia dei racconti di gangster.
WHITE KUKNASS – 1965
Gli antagonisti più celebri di Cocco Bill sono i sette fratelli Kuknass, introdotti nel racconto “Ugh-ugh Cocco Bill” sul “Giorno dei Ragazzi” dell’estate 1965. Ogni bandito prende il nome (e le vesti) da un colore: Black, White, Brown, Green, Red, Yellow e Blue.
ZORRY KID – 1968
Un’altra serie celeberrima di Jacovitti, ideata per il “Corriere dei Piccoli”, ha per protagonista Zorry Kid, alter ego del ricco scansafatiche Kid Paloma. Lo spadaccino mascherato combatte per la libertà della Cosa, della California, dalle angherie del governatore Don Pedro Magnapoco e del suo braccio destro, il sergente Martin Pelota.
CARMELITO BATTISTON – 1968
Come Zorro ha Bernardo, così Zorry Kid ha per assistente il maggiordomo Carmelito. Per rappresentare il suo essere muto, Jacovitti lo faceva parlare esclusivamente attraverso balloon vuoti, comprensibili solo da Kid Paloma.
ALONZA ALONZA DETTA ALONZA– 1968
Per la figlia del governatore Don Pedro Magnapoco, innamoratissima di Zorry Kid, Jacovitti riprese il nome di uno dei suoi primi personaggi, Alonzo Alonzo detto Alonzo, comprimario di Alvaro il corsaro sul “Vittorioso” del 1942. In fondo, perché non riciclare una gag a decenni di distanza se funziona ancora?
GIONNI PEPPE – 1973
Il personaggio più controverso di Jacovitti fu Gionni Peppe, ideato per “linus” su invito del direttore Oreste del Buono. La sua permanenza sulle pagine del mensile durò meno di quanto sperabile, poiché Jac fu percepito da subito come un corpo estraneo dai lettori della rivista, sia per l’umorismo così diverso da quello a cui erano abituati, sia per il suo essere dichiaratamente reazionario e quindi poco allineato con la linea politica del giornale.
L’edizione 2024 del Premio della Critica dell’ACBD è stata vinta da Le ciel dans la tête di Antonio Altarriba, Sergio Garcia Sanchez e Lola Moral.
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