
Nei giorni scorsi, durante la comunicazione dei risultati finanziari trimestrali, l’azienda televisiva giapponese Nippon Television Holdings ha svelato importanti informazioni economiche su Studio Ghibli, acquisito da Nippon Television lo scorso settembre e ormai diventato una filiale dell’azienda televisiva. La notizia principale riguarda la valutazione aziendale: Studio Ghibli è stato valutato 36,6 miliardi di yen (circa 245 milioni di dollari) al momento dell’acquisto delle sue azioni da parte di Nippon Television.
I risultati finanziari hanno inoltre rivelato che Nippon Television aveva precedentemente detenuto una partecipazione del 14,86% nello Studio Ghibli. Poiché le nuove azioni acquisite (27,48% del totale) sono state acquisite da più azionisti individuali, i partner della transazione e i loro rapporti di partecipazione non sono stati resi noti. Come sottolineato dalla testata che ha riportato la notizia per prima, Animation Business Journal, la valutazione di 245 milioni di dollari è da ritenere la più alta mai raggiunta da uno studio di anime giapponese coinvolto in un’operazione di fusione o acquisizione, che stabilisce un valore di Studio Ghibli superiore persino a un’azienda importante e affermata come IG Port (un tempo nota come studio Production I.G., produttore di anime da IP come Patlabor, Ghost in the Shell, Evangelion), sebbene rimanga nettamente inferiore all’azienda leader dell’animazione in Giappone, Toei Animation.
Secondo le analisi di Animation Business Journal, è possibile che le quote di Studio Ghibli già detenute in passato fossero state acquisite quando lo Studio diventò indipendente da TokumaShoten nel 2005. L’importo dell’investimento di Nippon Television in quel momento fu di 1,362 miliardi di yen, dal quale si può calcolare che la valutazione di Studio Ghibli nel 2005 era di circa 9,2 miliardi yen. In circa 18 anni, in sostanza, il valore aziendale di Studio Ghibli è quasi quadruplicato.
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